Vive in uno dei Paesi più inquinati del mondo e proprio per questo ha deciso di dedicare la propria vita alla promozione dello sviluppo sostenibile. Un’impresa decisamente ardua se lo Stato in questione è l’India, eppure l’ambientalista Sunita Narain ha deciso di non darsi per vinta, compiendo milioni di chilometri per studiare, ad esempio, la gestione delle foreste e il loro mantenimento.
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SUNITA NARAIN
Quello dell’inquinamento è un problema con radici profonde. In India, ad esempio, secondo Sunita Narain non è solo imputabile ad una politica locale poco lungimirante, ma anche agli effetti che ha la globalizzazione sui Paesi in via di sviluppo. L’attivista, infatti, ritiene che i paesi occidentali e le loro economie basate sui combustibili fossili siano la causa di questa crisi ambientale evidenziata dai cambiamenti climatici. Dipendenza dal carbone che è stata adottata anche in India, dove forme di approvvigionamento energetico green (tranne rarissime eccezioni) sono ancora molto rare. Per questa ragione, con l’obiettivo di portare avanti la sua battaglia, l’attivista ha fondato una Ong, denominata Centre for Science and Environment (CSE) che oggi dirige a New Delhidirige.
LOTTARE PER UN MONDO SOSTENIBILE
Negli anni il suo attivismo, animato da una passione perpetua, le ha permesso di guadagnarsi la ribalta internazionale, tanto da essere inserita tra le persone più influenti del mondo dalla rivista Time. Oltre a questo riconoscimento, Sunita Narain ha contribuito anche alla buona riuscita di “Before the Flood”, il documentario dedicato alla salvaguardia del pianeta a firma Leonardo Di Caprio. Nella pellicola, infatti, l’attore e l’ambientalista dialogano prendendo in esame possibili soluzioni per diffondere modelli di sviluppo sempre più sostenibili. A tal proposito Sunita sostiene a più riprese che l’India dovrebbe costruire un percorso di crescita autonomo invece di imitare i paesi più ricchi. L’obiettivo deve pur sempre essere lo sviluppo, affinché si possa diffondere il benessere, ma è indispensabile farlo in modo diverso perché, di questo passo, si rischia nel lungo periodo di ottenere il risultato contrario. A tal proposito ha individuato nel cibo l’elemento strategico dello sviluppo sostenibile.
CIBO ELEMENTO STRATEGICO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Secondo Narain, infatti, il cibo determina il modo in cui usiamo la terra, l’acqua e in cui sviluppiamo l’economia. Per questa ragione è al centro della sfida per il sostentamento dei nostri Paesi. Sempre più persone abbandonano l’agricoltura per le città, invece secondo Narain, bisognerebbe fare dei passi indietro elaborando strategie che prendano in considerazione i più poveri, imparando a valorizzare quelle tecniche che nel passato hanno consentito di costruire un’agricoltura a basso utilizzo di risorse. Ma che ha un valore molto elevato in termini di sostenibilità ambientale.
La foto di copertina è tratta dal sito Down to Earth
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