Nascono i supermercati della solidarietà, dove un famiglia indigente potrà fare la spesa senza pagare un euro, ma al massimo cedendo alcune ore di lavoro. I primi esperimenti sono in corso a Modena e Trieste, dove è partita la macchina organizzativa del supermarket anti-crisi. Funziona così: le famiglie che hanno diritto alla tessera (per un periodo non superiore ai 2 anni) potranno ritirarla presso gli sportelli del comune, e a quel punto potranno recarsi al supermarket a fare acquisti. Troveranno tutto: prodotti alimentari, detersivi, bevande, oggetti per la casa. Il punteggio della carta è misurato sulla base delle condizioni economiche della famiglia, ma può essere ricaricato se il titolare offre la disponibilità a lavorare nel supermarket della solidarietà. E la merce? Arriva dalle donazioni di privati e società, e il primo gruppo che ha deciso di mettere a disposizione alcuni prodotti è stato il consorzio Conad, il colosso della grande distribuzione. Chiunque, però può donare prodotti da inserire negli scaffali, utlizzando il sito www.portobellomodena.it
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