La web app per il recupero degli alimenti invenduti, contro lo spreco di cibo

T4All propone una soluzione allo spreco alimentare attraverso una Web App che consente all'offerta (GDO, esercizi commerciali) e alla domanda (associazioni e comitati) di incontrarsi e negoziare le migliori condizioni per la gestione di beni alimentari deperibili nel breve e medio periodo.

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T4ALL SIENA: LA WEB APP CONTRO LO SPRECO DEL CIBO –

Ogni anno vengono gettati 1,3/2 mld di tonnellate di cibo, ancora perfettamente commestibile, prodotto nel mondo (pari al 30-50 per cento della produzione) e pari a 4 volte la quantità necessaria a nutrire gli 868 milioni di persone che soffrono la fame. T4All, orientata alla progettazione e sviluppo di soluzioni di innovazione tecnologica su piattaforma Web e Mobile, e Daniele Messina, dirigente della Fondazione Mps, hanno ideato una soluzione agli sprechi alimentari legata ai supermercati: un marketplace elettronico che consenta all’offerta (GDO, esercizi commerciali) e alla domanda (associazioni e comitati) di incontrarsi e negoziare le migliori condizioni per la gestione di beni alimentari deperibili nel breve e medio periodo.

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LA SOLUZIONE AGLI SPRECHI ALIMENTARI DEI SUPERMERCATI –

Il progetto nasce dando seguito a due petizioni lanciate sulla piattaforma change.org da Daniele Messina nel 2015, una italiana e una europea, che chiedono rispettivamente al Parlamento ed alla Commissione Europea di approvare una legislazione che imponga ai supermercati/GDO di donare il cibo invenduto ad enti non profit. Le petizioni hanno rispettivamente raggiunto circa 40.000 e 680.000 firme. Da qui l’idea di creare un sistema che possa intercettare e mettere in collegamento l’offerta dei supermercati e la domanda da parte delle associazioni sui territori.

IL MARKETPLACE PER REPERIRE CIBO INVENDUTO MA COMMESTIBILE –

La logica del marketplace prevede che i beni siano categorizzati per tipologia merceologica, per termine di conservazione e per processo di selezione e ritiro (secondo i dettami normativi degli attuali ddl). Ciascun soggetto donante (onlus, farmacie, esercizi commerciali) popola il database dei beni disponibili su base giornaliera in funzione delle proprie disponibilità. I destinatari possono verificare e filtrare la mole di informazione disponibile sulla base di specifici parametri (beni di interesse, capacità di stoccaggio e conservazione, mezzi di trasporto). Vengono attivate le azioni di prelievo, trasporto e consegna. Una piattaforma software in tecnologia Web (e in divenire, eventualmente, in forma di App mobile) censisce ed abilita i soggetti donanti ad inserire i beni deperibili che intendono donare. Tale sistema consentirebbe da una parte di ottimizzare la gestione e lo stoccaggio dei prodotti, dall’altra di reperire cibo ancora commestibile rimasto invenduto, al fine di combattere efficacemente lo spreco di cibo.

PER APPROFONDIRE: Sprechi di cibo, perché serve una legge come quella approvata in Francia

Il progetto è in concorso per l’edizione 2015 del Premio Non Sprecare. Per conoscere il bando e partecipare vai qui! 

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