Talent Garden, il coworking italiano premiato a New York

Il progetto nato a Brescia è stato scelto tra le 5 proposte più innovative a livello internazionale dal prestigioso HELM2.0 per la riqualificazione territoriale di Manhattan

talent garden il coworking made in italy premiato a new york2

Idee brillanti Made in Italy premiate ed esportate all’estero. È la storia di Talent Garden, il network di coworking per progetti digitali, che è stato scelto come uno dei 5 progetti più innovativi a livello internazionale dal prestigioso premio di riqualificazione territoriale della città di New York Manhattan, HELM2.0.

LA STORIA

È il 2012 quando a Brescia apre il primo Talent Garden, un luogo di incontro e di lavoro per freelance, agenzie o startupper legati al mondo del digitale e dell’innovazione, ma soprattutto un giardino che si alimenta di idee e che alimenta le idee. L’esperienza è un successo immediato: si aprono nel giro di pochi mesi 7 TAG nel nord Italia (Brescia, Bergamo, Padova, Milano, Torino, Pisa e Genova), arrivano più di 250 richieste da tutta la penisola e da tutto il mondo per portare questo modello in altre città!

talent garden il coworking made in italy premiato a new york

L’idea di creare un luogo fisico dove incontrare professionalità differenti ma affini e complementari piace sia a coloro che cercano compagni di avventura sia a coloro che cercano una piattaforma che li aiuti ad avere un terreno fertile dove far crescere le loro idee. Proprio la natura a rete di Talent Garden permette alle persone di un territorio di essere connesse a persone con caratteristiche simili in altre territori, questo accelera moltissimo lo sviluppo personale e lavorativo delle persone all’interno della rete stessa.

In un paio di anni i Taggers o “abitanti”, come vengono definiti coloro che lavorano all’interno dei Talent Garden, hanno raggiunto quota 500 e contano alcune delle migliori eccellenze italiane nell’ambito della tecnologia e del digitale. All’interno dei Talent Garden l’unione fa la forza e in questo giardino 2.0 la forza si misura con il successo dei singoli progetti ospitatati in ogni “giardino di talenti”. Incredibili i risultati e i premi vinti in questi mesi dalle più di 100 società all’interno degli spazi che rappresentano in un periodo di crisi uno dei capitali più grandi, quello umano.
Talent Garden dopo il successo in Italia punta allo sviluppo internazionale, 23 le città che hanno richiesto nel mondo di aprire un Talent Garden dalla Cina al Paraguay ma New York vuole diventare il primo tassello di una grande rete internazionale.

IL VIDEO

LA CAMPAGNA

Ora Talent Garden è stato selezionato come uno dei 5 progetti internazionali più interessanti tra gli oltre 300 partecipanti da tutto il mondo per il premio per la riqualificazione di Lower Manhattan HELM2.0 e rappresenterà l’unico simbolo dell’Italia alle premiazioni del 21 novembre a New York nella sede di Goldman Sachs.

«Dall’Italia non bisogna scappare ma bisogna costruire aziende di livello internazionale» così commenta Davide Dattoli CEO e cofounder di Talent Garden classe 1990 «dopo i grandi successi in Italia siamo pronti a esportare il nostro modello in tutto il mondo e siamo felici che il più famoso comune al mondo abbia deciso di importare la nostra filosofia che vede la contaminazione come creatore di valore culturale ed economico».

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Per raccogliere i fondi necessari all’apertura di una sede di Talent Garden a New York parallelamente al premio, parte una campagna di raccolta fondi attraverso Indiegogo, il primo sito al mondo per il finanziamento partecipato (crowdfunding) perché non basterà il contributo della città di New York per la realizzazione di un nuovo spazio TAG e perché ormai le richieste arrivano da ogni parte del mondo. L’apertura del nuovo Talent Garden sarà realizzata in collaborazione con altre venti community digitali in tutto il mondo e la nuova sede avrà l’obiettivo di diventare il punto di arrivo per tutte le startup italiane e internazionali a New York che hanno bisogno di uno spazio, ma soprattutto un gruppo di persone che possa aiutarle a entrare nell’ecosistema americano.

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