Via libera all’impianto a energia pulita fatto con gli scarti vegetali di parchi e giardini. Il Tar della Lombardia ha infatti respinto la richiesta di sospensiva per la costruzione della centrale a biomasse legnose che la società Paradello Ambiente sta realizzando a Rodengo Saiano, nel bresciano, e che era stata criticata da un locale comitato di paese.
Si tratta di un sistema alimentato esclusivamente da verde a km zero proveniente da lavori di manutenzione di parchi e giardini (erba, fogliame, sfalci di potatura, tronchi) quindi senza tagliare boschi o senza utilizzare campi agricoli per coltivare biomasse. Il tutto per circa 13 mila tonnellate all’anno di materiale, un megawatt di potenza e una produzione di energia pulita pari a circa 8000 megawattora all’anno, pari al fabbisogno elettrico di circa quattromila famiglie. Inoltre l’acqua calda potrà essere riutilizzata per il riscaldamento ecocompatibile di serre o di altre attività.
“Invece che sprecare energia per smaltire gli sfalci verdi che raccogliamo nella nostra attività, la produciamo in modo sostenibile nel segno del rispetto del territorio, delle sue risorse e della sua gente” spiega Ezio Piva, amministratore della Paradello, la società del settore agroforestale che si occupa del progetto. Utilizzare gli scarti verdi della zona in cui si opera – commenta la Coldiretti Lombardia – è un ottimo esempio di come si possa fare sviluppo rispettando l’ambiente in un’alleanza virtuosa fra economia e natura, tanto che secondo lo stesso rapporto 2012 di Legambiente sui Comuni Rinnovabili sono 1.248 quelli che in Italia ospitano impianti a biomasse o a biogas. E’ fondamentale – aggiunge Coldiretti – che non siano impianti industriali, ma proporzionati alla disponibilità di materia verde disponibile senza bisogno di sottrarre suolo alle coltivazioni alimentari. Ogni anno in Lombardia oltre 500 mila tonnellate di legno e sfalci verdi finiscono in centri per la produzione di compost naturale.
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