Città e strade sporche: più lo sono, e più i cittadini pagano per i rifiuti

Il record nel Lazio, con Roma sommersa dai rifiuti: qui ogni abitante paga 42 euro per il servizio di spazzamento di strade e marciapiedi. Quattro volte la cifra sborsata dai residenti in Veneto.

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TASSA SUI RIFIUTI IN ITALIA –

È un tipico controsenso dell’Italia degli sprechi. Grazie alla Confartigianato, abbiamo scoperto l’assioma che regola la tassazione sui rifiuti: più le città sono sporche e più alte sono le tasse che i cittadini devono pagare.

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TASSE SUI RIFIUTI TROPPO ALTE NELLE CITTÀ ITALIANE –

Roma non è sporca, ma sporchissima, eppure ogni cittadino del Lazio deve pagare 42 euro e 48 centesimi per il servizio di spazzamento e lavaggio delle strade. Questa cifra è quasi il doppio della media nazionale (22 euro pro capite), ma ben quattro volte la somma pagata dagli abitanti del Veneto, dove generalmente le strade sono pulite: 11 euro e 78 centesimi.

I romani sono in buona compagnia  e condividono questa assurdità con altri abitanti di città sporchissime: in Sicilia, infatti, si pagano 28 euro e 50 centesimi, in Campania 24 euro e 15 centesimi. Mentre in Piemonte, altra regione dove strade e marciapiedi di solito sono puliti e lavati, la spesa pro capite non arriva a 15 euro.

COSTI SERVIZIO RACCOLTA E SMALTIMENTO RIFIUTI –

Stesso discorso per il costo complessivo del servizio di smaltimento e raccolta dei rifiuti. Al vertice della classifica c’è ancora il Lazio (220 euro e 32 centesimi), il 27 per cento in più della media nazionale di 167 euro, con regioni come la Lombardia e il Veneto dove si pagano 137 euro a persona. L’unica cosa che i cittadini possono fare di fronte a questo disastro, oltre che indignarsi, è la seguente: mandare a casa gli amministratori pubblici responsabili delle tasse pagate all’incontrario.

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