Tasse auto: le proposte Aci per risparmiare 700 euro l’anno

Tra tariffe Rc Auto sempre più alte e benzina alle stelle, questi ultimi mesi per gli automobilisti italiani sono stati un vero e proprio salasso. Circa 3.500 euro: questa la cifra versata annualmente da tutti i guidatori, 2.800 euro quella dei neopatentati. Cosa fare quindi per risparmiare? A tale proposito, ACI (Automobile Club d’Italia) ha […]

Tariffe auto sempre più alte le proposte ACI per risparmiare

Tra tariffe Rc Auto sempre più alte e benzina alle stelle, questi ultimi mesi per gli automobilisti italiani sono stati un vero e proprio salasso. Circa 3.500 euro: questa la cifra versata annualmente da tutti i guidatori, 2.800 euro quella dei neopatentati.

Cosa fare quindi per risparmiare?

A tale proposito, ACI (Automobile Club d’Italia) ha elaborato una serie di proposte indirizzate al prossimo governo che permetterebbero all’automobilista di risparmiare fino a 700 euro all’anno. E non solo: i 200mila intestatari di veicoli con più di 185 kw di potenza potrebbero arrivare a risparmiare complessivamente circa 850 euro di superbollo. Il tutto con un impatto nullo sul bilancio statale.

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Per cominciare, ACI propone di eliminare il codice della strada per fare spazio al codice del conducente, più chiaro e sintetico rispetto a quello attualmente in vigore che ha già subito oltre 20 aggiornamenti e conta 245 articoli.

Patente “a livelli” per le auto più potenti: come per le moto, ACI propone di introdurre una gradualità anche per la guida delle automobili più potenti. Fondamentale inoltre prevedere per il conducente una formazione adeguata caratterizzata da un corso di guida sicura e un esame pratico per la guida di un’auto di grossa cilindrata.

Corsi di rieducazione stradale per il recupero dei punti della patente. ACI sostiene la necessità di riformare l’attuale sistema di recupero dei punti prevedendo l’obbligo di frequentare un corso seguito da un esame teorico e pratico di guida sicura, per tutti gli automobilisti che hanno compiuto infrazioni gravi o che hanno provocato incidenti mortali.

Abolire il superbollo e riformare la tassa di possesso. Secondo ACI, il bollo andrebbe ricalcolato in base alle emissioni inquinanti prodotte dai veicoli in modo da favorire lo svecchiamento del parco auto attualmente in circolazione a favore di mezzi moderni ed ecologici.

Rimodulare le accise sui carburanti e prevedere un sistema di sterilizzazione dell’Iva che possa compensare i rialzi del petrolio.

Riformare l’assicurazione Rc Auto. Solo così secondo ACI sarà possibile prevenire le frodi assicurative, razionalizzare il sistema dei rimborsi e contenere i costi delle polizze.

Investire i proventi provenienti dalle contravvenzioni su progetti riguardanti la mobilità. La legge stabilisce infatti che il 50 per cento dei proventi venga destinato alla sicurezza stradale ma, è difficile verificare dai bilanci dei Comuni se questo avviene o meno. Pertanto ACI chiede che si prevedano sanzioni per gli Enti locali inadempienti e più rigorosi sistemi di controllo.

Prevedere un sistema di trasporto pubblico locale efficiente incrementando il numero di bus, tram e metro. Solo così gli italiani potranno scegliere di muoversi in città attraverso i mezzi pubblici riuscendo a contenere le spese.

Più info-mobilità. La congestione stradale costa al nostro Paese oltre 5 miliardi di euro. Prevedere un sistema di info-mobilità che permetta agli automobilisti di compiere scelte di mobilità efficienti e sostenibili permetterebbe di risparmiare, ridurre il traffico e gli incidenti stradali.

Infine, ACI chiede l’istituzione di una Cabina di regia della Mobilità in grado di orientare le scelte nazionali e locali sulla mobilità.

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