A Modena il primo taxi elettrico Tesla d’Italia. “Ho fatto un mutuo per comprarlo”

Si chiama Gennaro Borrelli ed è un tassista davvero speciale: da poco infatti ha comprato una Model S e si è trasformato così nel primo tassista elettrico Tesla d'Italia. A Non sprecare ha raccontato la sua storia

taxi tesla

TAXI TESLA MODENA –

È entrato in servizio a settembre e sta già avendo un grande successo. È il primo taxi Tesla d’Italia, 100% elettrico. A comprarlo è stato Gennaro Borrelli, tassista da quasi 20 anni a Modena, perché convinto che la mobilità elettrica sia l’unica vera alternativa.

“È stato nel 2005 che mi sono avvicinato per la prima volta a un’auto ‘verde’ e ho preso la mia prima vettura ibrida, era una Toyota Prius – racconta Borrelli –. I miei colleghi me ne hanno dette di tutti i colori: non credevano che fosse un buon acquisto. Io gli rispondevo che invece questo era il futuro. Loro non mi credevano, ora vedremo chi ha ragione”.

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TAXI ELETTRICO –

E dopo la Prius è arrivata una Tesla. “Mi è piaciuta subito, da quando è uscita, ma la vedevo come un miraggio: la Roadster costava decisamente troppo ai tempi – commenta il tassista –. Ma quando è arrivata la Model S ho cominciato a pensarci più seriamente”.

E poi ha fatto due conti in tasca: tra gasolio, manutenzione, assicurazione, bollo e rotture, si è reso conto che il mezzo elettrico poteva valere l’investimento.

“Con tutti gli accessori, tra cui il pilota automatico, il doppio caricatore e il pacchetto manutenzione, mi è costata circa 100mila euro – rivela Borrelli –. Per un privato è una cifra importante, ma io l’ho presa per lavoro. Ecco perché per prenderla ho deciso di accendere un mutuo”.

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L’idea è quella di rientrare dell’investimento in cinque anni: “Certo tutto dipende da quanti chilometri farò, ma ho calcolato che con una macchina del genere lavorerò di sicuro di più – continua –. Anche perché i clienti già me l’hanno detto che vogliono provarla”.

tassista tesla italia

SUPERCHARGER TESLA –

“Ho programmato tutto già prima di avere l’auto, così ho calcolato i miei percorsi e trovato i miei punti di riferimento per la ricarica – spiega Gennaro Borrelli –. Il pieno lo faccio a Modena Sud dove ci sono le colonnine Supercharger e dove la corrente viene pagata a vita da Tesla”.

Gli basterà ricaricare lì o in quelle pubbliche presenti in città per avere l’auto sempre funzionante. Ecco perché non ha sentito il bisogno di installare una presa anche a casa. “E quando sarò fuori da Modena basterà dare uno sguardo all’app Tesla o di Enel Drive per trovare la colonnina più vicina” conclude.

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