Tecniche per apprendere ad apprendere: dieci consigli per imparare più velocemente

Fingere di dover insegnare, sfruttare al meglio le distrazioni, scegliere gli intervalli giusti, imparare nei momenti più impensati: tutti i consigli del New Scientists per apprendere più velocemente

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TECNICHE PER APPRENDERE AD APPRENDERE –

Ci si può trovare alle prese con i compiti dei bambini, nel bisogno di dover imparare velocemente una lingua straniera o più semplicemente può nascere in noi il desiderio di capire come iniziare uno stile di vita più consapevole, green e non sprecone, che coinvolga la tavola e le abitudini di vita.

TECNICHE PER APPRENDERE VELOCEMENTE –

Leggendo un un articolo di Emma Young del New Scientist abbiamo sintetizzato dieci punti che possono essere un’utile guida per migliorare il proprio apprendimento, dieci tecniche di apprendimento veloce valide per mamme, bambini, adulti e anziani.

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  • Scegliete il momento giusto. Da alcuni studi condotti nel Baycrest healt sciences di Toronto emerge che gli anziani apprendono meglio la mattina (dalle 8.30 alle 10.30) mentre per i ragazzi adolescenti l’orario migliore per studiare sono le tre del pomeriggio, mentre per apprendere nozioni legate al movimento l’ideale è la sera. Quindi lingue straniere dopo pranzo e strumenti musicali dopo cena: è anche stato provato che andare a dormire dopo aver studiato qualcosa aiuta a fissare il ricordo.
  • Interrogatevi da soli. In uno studio sull’importanza dell’autoverifica condotto alla Purdue University sono emerse due assunti fondamentali: 1) interrogarsi da soli è più efficace di qualunque strategia di apprendimento e 2) sentir ripetere la risposta corretta da qualcuno è utile tanto quando ripassarla da soli. Quindi via libera al ripetersi da soli le parole nuove appena imparate e allo studiare in coppia.
  • Moltiplicate le occasioni di imparare. L'”apprendimento passivo” ha una sua utilità e importanza: ad esempio ascoltare dei vocaboli stranieri mentre si fanno attività “meccaniche” come lavare i piatti (e non mentre si scrive una email) aiuta la loro memorizzazione. Lo ha verificato uno studio della Northwestern University di Evanston.
  • Non sottovalutate le distrazioni. Alla Brown University a Providence hanno dimostrato che le distrazioni possono avere un loro senso nell’apprendimento: non si tratta di giustificare l’alzarsi dai libri ogni minuto per cambiare canzone che si sta ascoltando, ma di tenere in conto l'”attenzione divisa”. Se si sta studiando una lingua straniera in una biblioteca chiassosa e affollata, è possibile che le stesse caratteristiche “ambientali”(la confusione) si ritrovino nel luogo in cui la lingua verrà praticata (una metropoli straniera affollata), aiutando la memoria a far riaffiorare i termini che servono.
  • Studiate in gruppi. Lo suggerisce il premio Nobel per la chimica Roald Hoffman: un piccolo nucleo di sei persone con cui tematizzare e discutere di quanto appena appreso è l’ideale per fissare i concetti.
  • Sdoganate i videogiochi. Per chi comincia un lavoro che richiede una sviluppata capacità sensomotoria, qualche oretta passata davanti al pc a giocare a videogames d’azione potrebbe essere d’aiuto. Un’equipe guidata da Jay Pratt dell’Università di Toronto ha dimostrato che un po’di Joystick migliora la coordinazione occhio-mano.
  • Prendetevi una pausa. Dato che il sonno è dimostrato che consolidi i ricordi, i ricercatori della New York University si sono chiesti se anche le pause abbiano lo stesso effetto: hanno scoperto che attivare popolazioni di neuroni diverse da quelle che usiamo per l’apprendimento contribuisce a fissare le nozioni. Non è ancora chiaro se sia meglio fare un riposino o una partita a tennis.
  • Immaginate di dover insegnare. Un professore del Williams College di Londra ha dimostrato che gli allievi a cui viene dato un brano da studiare con il preciso intento di farglielo poi ripetere davanti ai compagni imparavano meglio le nozioni rispetto a quelli a cui era dato il testo solo per studio individuale. Perciò mettetevi una schiera di pupazzi sul divano e spiegate a loro la lezione, vi servirà per interiorizzarla.
  • Scegliete gli intervalli giusti. I ricercatori dell’Università della California hanno scoperto che se si vuol ricordare qualcosa a lungo, bisogna ripassarla in lassi di tempo ampi. Ad esempio per tenere a mente delle nozioni per una settimana, bisognerebbe ripassarle due o tre giorni dopo averle apprese. Se vogliamo ricordarle dopo un anno, va ripreso un mese dopo averlo imparato e una volta al mese per un anno.
  • Mettete in campo la forza di volontà. Per imparare serve metodo e disciplina: la forza di volontà è come un muscolo, più la si esercita più la si fortifica. Alla Florida state university hanno dimostrato che esercitando l’autocontrollo in un campo, lo si migliora anche negli altri.
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