Tendine d’Achille: come evitare che si rompa

Intervenire già alla comparsa dei primi dolori. Per la prevenzione usare gli esercizi di stretching per curare i muscoli del polpaccio

Tendine d’Achille: come evitare che si rompa

TENDINE D’ACHILLE

Il tendine di Achille (o anche achilleo), il più grande del corpo umano, ha il compito di consentirci di camminare, favorendo la spinta del passo grazie alla flessione della pianta del piede: la sua rottura interessa tutte le età, ma è rarissima nei bambini. Situato nella parte posteriore della gamba, il tendine di Achille unisce i due muscoli del polpaccio al calcagno, l’osso posteriore del piede.

ROTTURA DEL TENDINE DI ACHILLE

La rottura del tendine d’Achille, o anche la sua infiammazione, è la più frequente patologia di questo tessuto connettivo fibroso, molto resistente ed elastico, nonostante raggiunga, in media, di circa 15 centimetri e uno spessore di 5-6 centimetri. La lesione del tendine d’Achille è molto comune nelle persone che praticano sport, specie dopo i 35 anni, e in particolare attività sportive che prevedono balzi e salti, compreso il tennis.

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CAUSE

Le cause principali dei danni al tendine d’Achille sono:

  • Utilizzo di particolari antibiotici
  • Attività sportiva o allenamenti eccessivi dopo un periodo di prolungato riposo
  • Scarsa idratazione
  • Lesione di un tendine già degenerato

SINTOMI

Per confermare le lesioni spesso si chiede al paziente di sollevarsi sulle punte: compare un forte dolore. La tipica sensazione della persona con una lesione al tendine d’Achille è di sentirsi come colpito da un colpo di frusta, al livello della parte bassa della gamba. Poi ci sono altri sintomi decisivi: dolore e gonfiore nell’area del tallone, incapacità funzionale sia nella flessione della caviglia sia nel carico dell’arto coinvolto.

DIAGNOSI

La diagnosi delle lesioni del tendine d’Achille è prevalentemente clinica, e si basa sui tipici sintomi riscontrati dalla visita del medico. A partire dall’impossibilità di una dorsiflessione volontaria del piede. Poi si può passare agli esami diagnostici, come la risonanza magnetica e l’ecografia.

CURE ED ESERCIZI

In genere, i problemi al tendine d’Achille si rivolvono con un periodo di immobilizzazione durante il qual bisogna essere molto disciplinati. Poi ci sono alcuni esercizi utili, rimedi naturali, che vanno fatti almeno due vote al giorno. Per esempio: appoggiare il piede su un gradino, con il tallone che pende dal bordo. E lasciare che il tallone scenda al di sotto delle dita dei piedi. Oppure: sedersi a terra, con le gambe distese davanti, avvolgere un asciugamano o una fascia per esercizi attorno alla pianta del piede. Tenere le estremità dell’asciugamano tra le mani e tirare indietro le dita dei piedi, verso di sé, per sentire un allungamento. Un altro rimedio naturale, in caso di infiammazione del tendine d’Achille, è passare il ghiaccio almeno due volte al giorno. L’intervento chirurgico è previsto solo in casi estremi, e sempre dietro indicazione del medico curante.

PREENZIONE

Alla comparsa dei primi dolori è utile una visita immediata con, eventualmente, un’ecografia. Quanto alla prevenzione in senso stretto, sono utili:

  • Esercizi di stretching specifici per allungare la catena posteriore della gamba
  • Evitare attività sportive su superfici scivolose e dure
  • Bere molto per idratare i muscoli delle gambe
  • Mettere una stecca notturna per allungare il tendine d’Achille mentre si dorme
  • Indossare sempre calzature adeguate all’attività fisica che viene fatta
  • Fare sempre il necessario riscaldamento prima di qualsiasi attività fisica e sportiva
  • Non fare allenamenti troppo pesanti rispetto alle proprie capacità fisiche
  • Evitare un’eccessiva sportiva dopo una cura a base di antibiotici

IMPORTANZA DEL CAMMINARE PER LA SALUTE

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