Non tutte le insalate a foglia verde sono uguali e le differenze non riguardano soltanto la forma e il modo di cucinarle. Ci sono insalate primaverili, altre invernali e altre ancora che hanno un ciclo di vita breve, ma si raccolgono tutto l’anno. E poi ogni insalata ha le sue proprietà e le sue caratteristiche nutrizionali, uniche rispetto alle altre insalate. In generale, c’è una cosa che tutte le insalate condividono: il bassissimo apporto calorico, circa 15 calorie per ogni 100 grammi di prodotto.
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Tipi di insalate
Ma vediamo le differenze tra i diversi tipi di insalate e in particolare le più utilizzate nelle nostre tavole.
Valeriana
Nota anche come songino, valerianella, gallinella. Dalle foglie tenere e rotondeggianti, è ricca di clorofilla, mucillagine, sali minerali e vitamine A, B e C. Ha proprietà rivitalizzanti, emollienti, lassative, diuretiche e depurative.
Crescione
Il sapore acidulo e piccante, è ricco di antiossidanti e gli vengono attribuite proprietà curative, depurative, ricostituenti e diuretiche. Si semina da aprile a giugno e si raccoglie ogni 15 giorni circa. Grazie al suo ciclo vitale breve, può essere seminato in ogni momento dell’anno.
Rucola
Coltivata e selvatica, ha un gusto più piccante e amaro. Oltre al contenuto di vitamina C, potassio, ferro e calcio, è apprezzata in quanto favorisce la digestione e ha un’azione depurativa sul fegato e una carminativa, cioè aiuta a espellerei gas intestinali.
Lattuga
Si divide in tante varietà: la romana, croccante e dolce, con foglie carnose e voluminose, di un verde brillante e bordi ondulati; la canasta, dal cespo largo e compatto, ha un cuore tenero e chiaro e foglie più scure e carnose; la cappuccio, compatta e voluminosa, ha foglie ondulate che variano dal verde chiaro al rosso; l’iceberg, grande e croccante, ha foglie chiare che formano un cespo rotondo e, data la sua ricchezza di acqua, può superare il chilo di peso.
Misticanza
È un misto di verdure selvatiche o “di campo”, che variano da stagione a stagione. Solitamente il mix è fatto da insalate come il tarassaco, la rucola, la valerianella, la pimpinella, l’acetosa, il cerfoglio, ma si possono trovare anche il crescione, il finocchio selvatico, la malva e il levistico.
Dente di leone
Anche detto tarassaco, in primavera trasforma i prati in distese gialle. Le sue foglie sono ricche di vitamina B, C ed E e sono utilizzate come stimolanti della digestione, ma anche per favorire il lavoro di fegato e cistifellea. Ha un’ottima azione drenante e depurativa sull’organismo.
Spinacino
È una pianta annuale, ma in primavera sì possono gustare le foglie più dolci e nutrienti. Apprezzata per la sua ricchezza di ferro, è anche un’alleata della vista, grazie all’elevato contenuto luteina. Si consuma cotta, ma anche cruda in insalata con limone e scaglie di parmigiano.
Indivia belga
Insalata invernale, dalla forma allungata ha foglie bianche e ben serrate. Dal gusto amarognolo, contiene vitamine A e B e eccellenti quantità di fibre insolubili.
Insalata riccia
Si può mangiare cotta o cruda, ha foglie frastagliate, cespo aperto e poco compatto, molto chiaro al centro. È ricca di vitamina A e C e sali minerali quali potassio, ferro e fosforo.
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