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TIPI DI SALE DA CUCINA
Il sale più puro d’Italia? Quello di Volterra, che si estrae da giacimenti sotterranei. Il sale prodotto dalle saline impiantate dai fenici? Quello marino di Trapani. Quando si parla di sale, in realtà bisognerebbe usare il plurale vista la quantità di tipi che ne esistono in tutto il mondo. E bisognerebbe conoscerli, per scegliere quello più adatto non solo per un piatto, ma innanzitutto per la nostra salute. Con una premessa: con il sale non bisogna mai esagerare, e l’Organizzazione Mondiale della Sanità indica in 5 grammi al giorno la quantità massima da consumare. Gli italiani, purtroppo sono esattamente al doppio, e da questo eccesso derivano molti problemi di pressione alta (con rischio ictus) e di cattiva circolazione arteriosa.
Ma vediamo i dieci migliori sali in commercio, evidenziando le specifiche caratteristiche di ciascuno.
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Oltre ai già citati sale di Volterra e sale di Trapani, eccellenze italiane, rispettivamente il sale più puro di Italia e il sale che si estrae in una riserva del WWF, dal sapore delicatissimo, in tutto il mondo vi sono molti sali da cucina. Facciamo un viaggio partendo dall’Inghilterra per tornare nel nostro bellissimo Paese, precisamente a Cervia:
SALE DI MALDON (Inghilterra)
Dai cristalli friabili e croccanti, è il re dei sali da cucina, amatissimo dagli chef per via della forma in fiocchi, assai scenografica. Originario dell’omonima cittadina inglese dell’Essex, alla vista si presenta sotto forma di scaglie. Perfetto con gli arrosti, sulla carne alla griglia, la sua versione affumicata è pregiatissima, e dona un sapore speziato alle carni bianche.
SALE DI ZERRADOUN (Marocco)
Deriva da due fonti di acqua salmastra ai piedi del monte Rif, viene estratto con un procedimento laborioso e molto lento ed è una delle specialità locali vendute nei mercati. Della raccolta di questo speciale tipo di sale si occupano solitamente le donne, tanto da essere soprannominato “sale delle donne”.
SALE NERO DI CIPRO
Particolarmente indicato per le diete povere di sodio, per via appunto del minor contenuto di sodio, viene estratto dai laghi ‘marini’ di Larnaca e Limassol. Il colore nero deriva dall’aggiunta di carbone attivo dopo l’estrazione, mentre viene essiccato. E’ meno sapido del sale marino, ed è perfetto con il pesce o le zuppe.
SALE ROSA DELL’HIMALAYA
Erroneamente denominato come sale dell’Himalaya, in realtà viene estratto nel Punjab, in Pakistan, in miniere che presentano una forte concentrazione di ossido di ferro, la sostanza che gli conferisce il tipico e prezioso colore rosa.
Il sale rosa non viene raffinato, è estratto puro e non sottoposto a processi di sbiancamento. Molto diverso dal comune sale da cucina in quanto a sapore e proprietà, è detto oro bianco per la rarità, il costo e le molteplici caratteristiche benefiche. Il nostro corpo lo assorbe meno, e valorizza il sapore del cibo senza coprirlo. La quantità di sodio è molto bassa, quindi è perfetto per ridurre la ritenzione idrica.
SALE KALA MALAK (India)
Altrimenti detto ‘sale dei vegani’, perché il suo retrogusto sulfureo sa di uovo sodo, quindi chi decide di alimentarsi seguendo una dieta vegan può non rinunciare al sapore delle uova utilizzando il cosiddetto sale viola indiano.
Proveniente dai laghi salati o miniere sulfuree tra India e Nepal, il suo colore deriva dalle impurità come solfati, solfuri, ferro e magnesio. Ricchissimo di oligoelementi.
SALE ROSSO DELLE HAWAII
Sale marino non raffinato dal tipico color terracotta, che deriva dall’argilla vulcanica contenuta nelle saline da cui proviene. Dal sapore molto ricco e deciso, assai persistente, possiamo mutuare i consigli d’uso in cucina dagli stessi abitanti hawaiani che lo utilizzano a crudo per insaporire molti arrosti, specialmente la carne di maiale o il pesce.
SALE ROSA DI MARAS (Perù)
Un sale antichissimo, risalente addirittura agli Inca, che per primi ne avevano iniziato l’estrazione. Viene dalla Cordigliera delle Ande, ha un bassissimo quantitativo di sodio ed è l’ideale anche come integratore, per la presenza di magnesio e zinco. Per le sue proprietà benefiche è ottimo per combattere problemi di ipertensione, calcoli renali ed osteoporosi.
SALE AFFUMICATO DELLA DANIMARCA
Se avete in mente un brunch sfizioso invernale a base di pesce salato, baccalà, aringhe o semplice salmone, non potete non insaporire tutto con questo sale dal sapore inconfondibile e molto particolare. Deriva da un antico procedimento di affumicatura dei Vichinghi in legni di quercia, ginepro, ciliegio, faggio e olmo rosso. Perfetto anche con le carni bianche.
SALE BLU DI PERSIA
Viene dall’Iran, per il suo colore straordinariamente caratteristico e vivido è utilizzato nell’alta cucina per piatti molto lussuosi. Molto scarso in natura perché deriva da alcune miniere ricche di silvite (un minerale che gli dona il colore blu così acceso), può arrivare a tra i 40 e i 50 euro al kilogrammo. Il sapore è meno intenso, più speziato.
SALE DOLCE DI CERVIA
Ultimo ma non ultimo in questa lista, il sale “unico al mondo”. Privo di retrogusto amarognolo tipico dei cloruri, è un sale dal sapore dolce al palato, che si può sposare bene anche nella pasticceria. Un sale molto antico, italiano, che arriva dalle Saline di Cervia ed ha un utilizzo massiccio soprattutto nel campo della cosmesi e dei trattamenti beauty.
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