Città sostenibili: ecco la Tokyo del futuro disegnata dall’architetto della decrescita

Niente nuovi quartieri, ma solo manutenzione dei vecchi. Una metropoli densa, dove attorno a ogni agglomerato c’è una maglia di verde. E dove ogni casa non dista più di 800 metri da una fermata della metropolitana. Il sogno di Hidetoshi Ohno.

Tokyo città sostenibile: il piano urbanistico Fiber City

TOKYO CITTA’ SOSTENIBILE – Una città, anzi una metropoli, che decresce. Non perché diventa più piccola, ma in quanto rivede l’uso del suo spazio, e lo compatta con un piano urbanistico da Fiber City, la città dalle mille fibre, collegate tra loro, in alternativa alla metropoli tumultuosa in continua espansione edilizia. È questo il modello dell’urbanista-architetto Hidetoshi Ohno, professore all’università di Tokyo, che sta ridisegnando la nuova metropoli giapponese per il 2050.

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IL PIANO URBANISTICO FIBER CITY – Come sarà la futura Tokyo? Una città molto Non sprecare, con spazi fitti e compatti, e senza nuovi quartieri residenziali con grattacieli. Una capitale per agglomerati, più che quartieri, attorno ai quali, uno per uno, si distende una maglia di aree verdi. E dove ciascuna abitazione non potrà distare più di 800 metri dalla stazione di una metropolitana, per incentivare così l’uso del mezzo pubblico in alternativa all’auto privata. Una metropoli dell’accesso, dove i 15 milioni di cittadini residenti (34 milioni se si considera l’intero agglomerato) possano vivere meglio di oggi. E dimenticare l’alienazione giapponese raccontata nel film Lost in translation.

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