Nel mondo è conosciuto come “il fabbricante di boschi” per la sua capacità di realizzare intere foreste di alberi in paesi difficili per le condizioni ambientali e climatiche, come le nazioni dell’Africa. In realtà Tony Rinaudo, classe 1957, agronomo australiano di origini italiane, è riuscito a mettere a punto una tecnica molto speciale per rigenerare gli alberi più che piantarli ex novo.
La tecnica di Rinaudo si chiama “Farmer managed natural regeneration” (Fmnr) che sta per “Rigenerazione naturale assistita dagli agricoltori”. Come funziona? Gli alberi non vengono spiantati e ripiantati, con il continuo rischio di vederli morire per la siccità, ma recuperati, diciamo pure “riciclati”, partendo dallo stelo migliore che viene selezionato dagli agricoltori. Una volta individuato lo stelo più adatto per la rigenerazione, si curano meticolosamente le radici, si taglia tutto ciò che cresce intorno, fino a quando non diventerà un albero. Solido e capace di resistere anche alla siccità. E sommando alberi rigenerati si creano intere aree in grado di tamponare il fenomeno della deforestazione.
Il riciclatore di alberi
I vantaggi della tecnica del riciclo degli alberi sono enormi. A parte il risultato finale, ci sono i costi molto bassi (circa 20 dollari a ettaro) della tecnica e i suoi effetti collaterali, a vantaggio anche dell’agricoltura locale. Gli alberi rigenerati, infatti, incrementano i raccolti agricoli tra il 50 e il 70 per cento. Da quando è iniziato il lavoro di riforestazione, in Niger sono cresciuti 240 milioni di alberi. Per sei milioni di ettari di terreni agricoli inariditi la densità degli alberi è passata da una media di 4 alberi per ettaro nel 1980 ai 40 per ettaro di oggi.
Un altro risultato straordinario è stato raggiunto in Etiopia. Grazie alla rigenerazione degli alberi del gruppo di Tony Rinaudo, il sottosuolo della regione è stato fortemente idratato e sono perfino riemerse alcune sorgenti d’acqua. Preziose per affrontare l’emergenza idrica, nella stagione della siccità, e la crisi climatica.
Per rendere sistemica la sua tecnica e diffonderla in oltre cento paesi del mondo, compresi quelli che si trovano all’interno del deserto del Sahara, Rinaudo dal 2020 ha iniziato a collaborare con l’associazione Word Vision che ha messo a disposizione la sua piattaforma e importanti risorse finanziarie per diffondere il metodo dell’agronomo australiano. Risultato: con il “fabbricante di boschi” ormai lavorano più di 70mila persone, in gran parte volontari, impegnati nel mondo a riciclare milioni di alberi. Tony Rinaudo ha anche scritto una bellissima autobiografia, nella quale racconta tutta la sua storia. Si intitola La foresta invisibile (Ronzani Editore) e contiene il sogno di un ambientalista, missionario e visionario quanto concreto: riforestare un miliardo di ettari sul pianeta per fermare la crisi climatica.
Fonte immagini: Twitter e Vita
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