Nasce la Trattoria Popolare a Monza: chi non può pagare dà una mano in cucina

Il progetto cinvolge Fondazione Monza Brianza, Africa 70 e il circolo Arci Scuotivento, accomunati dallo scopo di favorire l'accesso al cibo di qualità a tutti soprattutto i meno fortunati

trattoria popolare

TRATTORIA POPOLARE MONZA –

Mangiare bene è un diritto di tutti, per questo è necessario favorire l’accesso al cibo sano e di qualità per i cosiddetti nuovi poveri. Con questo intento un anno fa è nata una trattoria a Monza, che offre piatti buoni, sani e gustosi a tutte le persone che si trovano in difficoltà. La Trattoria Popolare si trova in via Montegrappa 48, in zona San Rocco. Ai fornelli lo chef Paolo Longoni, con un passato da giornalista amante della buona cucina che ha fatto della solidarietà, altra sua grande passione, un’attività, aprendo questo speciale ristorante.

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COME FUNZIONA LA TRATTORIA POPOLARE MONZA –

Chi non ha i soldi per saldare il conto riceve un voucher orario, che gli servirà per svolgere piccoli lavoretti nel locale stesso, per esempio dare una mano in cucina. E anche i prezzi per un pasto completo sono popolari: bastano circa 10 euro, ma chi vuole può lasciare denaro in più che viene messo a disposizione di quanti non possono pagare il conto per intero.

IL PROGETTO TRATTORIA POPOLARE MONZA –

Nell’iniziativa sono coinvolti Fondazione Monza Brianza, Africa 70 e il circolo Arci Scuotivento, accomunati  dallo scopo di favorire a tutti l’accesso al cibo di qualità. Trattoria Popolare è anche un progetto di inclusione sociale, che propone attorno al locale di via Montegrappa lo sviluppo di attività e percorsi di sostegno per chi si trova ai margini della società.

“La cucina diventa un’occasione per riunire una comunità in un quartiere tradizionalmente difficile come quello di San Rocco, con un’alta percentuale di abitanti immigrati e provenienti dalle fasce deboli. L’intera città di Monza verrà inoltre coinvolta per promuovere una rete di solidarietà a cui ogni individuo può, all’occorrenza, rivolgersi per uscire da una condizione di emarginazione”, ha spiegato a Repubblica Milano Margherita Motta di Arci Scuotivento.

Nella trattoria inoltre si terrà un corso sul riuso degli avanzi e presto verrà organizzata una rete solidale che coinvolga esercizi commerciali, produttori e famiglie.

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