Trento torna a guidare la speciale graduatoria delle province italiane per qualita’ della vita, come aveva fatto del resto nel 2002, consolidando una realta’ di eccellenza che dura ormai nel tempo. Ultima, ancora una volta, Napoli, preceduta da ben 22 citta’ del Mezzogiorno, isole comprese, confermando cosi’ rispetto all’anno scorso un peggioramento complessivo della realta’ del Sud.
E’ quanto emerge dalla dodicesima indagine realizzata da Italia Oggi e dall’Universita’ La Sapienza, secondo la quale nella top ten del buon vivere figurano anche Mantova, Belluno, Bolzano, Pordenone, Siena, Cuneo, Sondrio, Aosta e Parma. Quest’anno la provincia autonoma di Trento conquista il podio distinguendosi per le voci ambiente, affari e lavoro, popolazione e servizi finanziari e scolastici. Ma la situazione, evidenzia il rapporto, registra un miglioramento nell’area del Nord-Ovest, rilevando piu’ in generale una buona qualita’ della vita in 55 province (erano 57 l’anno scorso) e sostanzialmente nei grandi centri urbani (ad eccezione di Napoli). Di rilievo lo sprint di Pordenone, che riesce a occupare il quinto posto della classifica, guadagnando rispetto all’anno scorso ben 32 posizioni; e Aosta, nona, grazie al recupero di 34 posizioni.
La fotografia del 2010 evidenzia tuttavia un altro elemento negativo per il nostro Mezzogiorno: non c’e’ piu’ traccia delle buone performance evidenziate l’anno scorso da un cluster di province con caratteristiche omogenee, poste in un’area geografica compresa tra il litorale adriatico meridionale a parte dello Ionio, fino a un breve tratto del litorale tirrenico, individuate solo 12 mesi fa nelle realta’ di Campobasso, Foggia, Bari, Potenza e Matera. In controtendenza appare pero’ la performance della provincia di Palermo, che risale 15 posizioni raggiungendo l’84/ma piazza. Tra le grandi aree metropolitane spicca il balzo di Roma (al 57/mo posto, che guadagna 25 posizioni rispetto al 2009), Torino (al 51/mo, che risale di 40 posti) e Milano (49/ma, con un +5 sul 2009).
Di segno diverso Bologna (al 21/mo posto ma perdendo 6 posizioni), Firenze (13/ma, -13) e Venezia (52/ma, -11). In sostanza, sintetizzano i curatori dell’indagine, la fotografia del 2010 somiglia molto alla situazione del 2004, con 48 province in cui la qualita’ e’ risultata scarsa o insufficiente. Ma tutto questo, viene sottolineato, in tempi non facili per il sistema economico italiano non risulta essere particolarmente negativo.
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