TRUFFA DIRIGENTI UIL –
Ho il massimo rispetto per il sindacato, e ne riconosco l’essenziale funzione a difesa dei lavoratori, dei pensionati e in generale del Paese. E proprio per questo, a maggior ragione, l’inchiesta e il processo appena iniziato sulle crociere e sui gioielli per i dirigenti della Uil, pagati con i soldi degli iscritti, mi lasciano esterrefatto.
Non voglio fare il moralista, né scrivere sentenze anticipate. Stiamo ai fatti. Il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, e il suo predecessore, Luigi Angeletti, sono finiti sotto processo con numerosi altri dirigenti sindacali (Giuseppe Caronia, Romano Bellissima, Salvatore Bosco, Luigi Simeone e Ubaldo Conti). Da notare un particolare: nessuna donna risulta tra gli imputati.
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INCHIESTA DIRIGENTI UIL –
Il motivo del processo? Da una serie di accertamenti della magistratura, che ha spulciato perfino i conti correnti ufficiali dell’amministrazione della Uil, emerge che Barbagallo e Angeletti, e con loro altri capoccioni dell’organizzazione, abbiamo preso il vizietto di farsi pagare le crociere dalla cassa del sindacato. In particolare, due, entrambe nei mari del Nord Europa, su navi lussuosissime, della Costa Crociera, con tanto di casinò, spa e discoteca. Due crociere costate, al sindacato e agli iscritti, quasi 35mila euro in totale, pagati sotto la singolare voce contabile «Contributo per progetto condiviso». Quale condivisione? Forse quella delle vacanze a sbafo a beneficio esclusivo dei dirigenti Uil?
CROCIERE E GIOIELLI CON I SOLDI DEL SINDACATO –
Oltre alle crociere, sempre stando alle ricostruzioni molto accurate dei pubblici ministeri, qualche dirigente Uil ha preso l’abitudine a regalare gioielli con i soldi dell’organizzazione. Il caso eclatante è quello di Goffredo Patriarca, all’epoca dei fatti tesoriere della sezione Trasporti della Uil: con la carta di credito della Uil ha comprato anche gioielli Swarovski per oltre 7mila euro.
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SPRECHI, PRIVILEGI E CREDIBILITÁ DEL SINDACATO –
L’unico commento da fare è che con questi metodi, con questi sprechi incredibili e inverosimili, se non fossero accertati da prove che appaiono inconfutabili, il sindacato perde qualsiasi credibilità e la sua stessa funzione. E diventa il regno occulto dello spreco, dei privilegi e degli abusi da casta: tutto quello che ha contribuito a ridurre a zero la credibilità del ceto politico in Italia. Temo che, di questo passo, i sindacalisti italiani faranno la stessa fine. E se hanno voglia di evitarla, non aspettino le sentenze dei magistrati e facciano quello che chiedono a qualche politico sotto processo quando vanno a pontificare nei talk show in tv: intanto si dimettano da qualsiasi incarico pubblico.
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