Bollette luce e gas: se il mercato libero significa fare volare i prezzi…

Sono le liberalizzazioni all’italiana: cambi gestore e paghi il 20 per cento in più. Il governo adesso corre ai ripari e rinvia tutto di almeno tre anni.

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TRUFFA MERCATO LIBERO –

Lo chiamano mercato libero. Un simbolo delle presunte liberalizzazioni che dovrebbero favorire i consumatori, e dunque i risparmi, ma invece rappresentano solo un’occasione per stangarli. E più che libero diventa un mercato costosissimo, pagato a caro prezzo.

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COSTI PASSAGGIO MERCATO LIBERO –

Ma andiamo con ordine. Il governo, nel nome appunto delle liberalizzazioni, aveva deciso che tutti gli utenti di elettricità e gas, famiglie e piccole imprese, dovessero passare al mercato libero, abbandonando quello sotto tutela, entro il prossimo 30 giugno per il gas ed entro il 30 giugno del 2016 per l’elettricità. Poi che cosa hanno scoperto i sapientoni di palazzo Chigi e del ministero dello Sviluppo? Semplicemente che il mercato libero in Italia rasenta la truffa, in quanto chi ha fatto questa scelta finora è stato stangato dai gestori.

CONVENIENZA MERCATO LIBERO –

L’Autorità dell’energia ha pubblicato i dati che parlano in modo chiaro: il passaggio al mercato libero, nel settore dell’energia elettrica, ha significato un aumento dei prezzi di quasi il 20 per cento (il 16,7 per cento, esattamente) e nel settore del gas del 7,9 per cento, con un balzo della spesa assoluta di circa 150 euro a famiglia. Dunque, il mercato libero non conviene ai consumatori, ma solo alle aziende, e per fortuna l’Autorità lo ha segnalato al governo, anche perché intanto sono scese in campo le associazioni dei consumatori definendo «immorale» la scelta di costringere gli utenti a cambiare contratti. Da qui la decisione del governo di rinviare di almeno tre anni, al 2018, la liberalizzazione e l’obbligo per tutti di passare al mercato libero. Ma in ogni caso, rinvii a parte, il governo dovrebbe avere una linea precisa, e approfittare anche della caduta libera del prezzo del petrolio per consentire agli italiani di fare qualche prezioso risparmio sulle bollette del gas e della luce. Senza impacchettare l’ennesimo regalo ai grandi gruppi del settore.

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