A Donald Trump è bastata una firma per cancellare, con un colpo solo, anni di battaglie in America contro l’uso compulsivo delle cannucce di plastica. Il presidente degli Stati Uniti ha firmato un ordine esecutivo con il quale ordina a tutte le agenzie governative e a tutti i dipartimenti di non acquistare più le cannucce di carta, ed eliminare quelle esistenti. Esattamente il contrario dell’ordine esecutivo firmato da Joe Biden per eliminare le cannucce di plastica.
La motivazione di Trump è molto netta, secondo il suo stile scenografico: «Si sciolgono in bocca, sono disgustose e non funzionano. A volte si rompono, esplodono, con qualcosa di caldo, non durano a lungo, questione di minuti, a volte di secondi, è una situazione ridicola, quindi torneremo a quelle in plastica».
Ma, a prescindere dal singolo caso delle cannucce, che cosa significa la mossa di Trump? Innanzitutto è una nuova conferma, e tante altre ne seguiranno, che la politica ambientale americana è ormai rovesciata rispetto ai presidenti democratici. Si è aperta una nuova stagione che vedrà il ritorno massiccio ai combustibili fossili e alla plastica. In secondo luogo, gli americani, che bevono qualsiasi bevanda con il ghiaccio, sono consumatori compulsivi di cannucce: ne 500 milioni al giorno, tutte di plastica monouso. E Trump difende gli interessi di questa florida attività industriale, ignorando il piccolo particolare per il quale una cannuccia di plastica ha bisogno di circa 500 anni per degradarsi completamente.
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