Dai rifiuti al metano, il robot a carica solare sviluppato in un Istituto tecnico

La scoperta al "Luigi Trafelli" di Nettuno. Ragazzi giovanissimi già diventati potenziali scienziati

Gli studenti di un istituto di Nettuno hanno sviluppato un sistema che trasforma i rifiuti organici in metano

Non solo matematica, storia e geografia, a scuola ora si studia anche come rispettare l’ambiente a partire dal riutilizzo dei rifiuti. Succede a Nettuno in provincia di Roma dove due classi dell’Istituto tecnico industriale “Luigi Trafelli” hanno sviluppato una serie di robot a carica solare e un sistema che permette di trasformare l’immondizia in metano.

METANO DA IMMONDIZIA

Le eco-invenzioni, messe a punto per prendere parte al concorso “Energie rinnovabili” indetto da un imprenditore di Nettuno, Francesco Nardini, in cooperazione con l’Università Civica “Andrea Sacchi” hanno visto gli allievi abbandonare per una volta i panni di studenti e cimentarsi nella scienza a beneficio della tutela ambientale.

LEGGI ANCHE: Dalla pattumiera al serbatoio delle auto: un impianto di Gela trasforma i rifiuti in bio-carburante

RIFIUTI PRODUZIONE ENERGIA

In particolare, i giovani scienziati hanno realizzato un bioreattore alimentato da rifiuti organici in un ambiente privo di ossigeno. Grazie all’azione dei batteri, gli scarti in decomposizione fermentano ed emettono gas metano che può essere utilizzato per produrre energia.

Con il recupero di alcune parti di vecchi telefonini sono riusciti  invece a mettere a punto una serie di insetti robot in grado di muoversi grazie a speciali ali costituite da pannelli fotovoltaici.

I ragazzi sono riusciti a sviluppare persino una turbina eolica e un tipo di pannello solare che utilizza i Led, diodi a emissione luminosa, al contrario. Applicati in serie ed esposti alla luce solare, i diodi sono in grado di produrre energia elettrica.

STORIE VIRTUOSE DI RICICLO DEI RIFIUTI:

Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
Torna in alto