In tanti erano convinti che le uova fossero un cibo in grado di aumentare il livello del colesterolo e quindi di far crescere anche il rischio di malattie cardiovascolari. Non è vero. La certezza arriva da alcune ricerche scientifiche dedicate all’argomento, tra le quali la più importante si è svolta negli Stati Uniti presso il Duke Clinical Research Institute di Durham, in North Carolina. Lo studio, chiamato Prosperity, ha preso in esame e tenuto sotto osservazione per alcuni mesi, 140 pazienti con malattie cardiovascolari, o anche con rischi di averle. Di questi, una parte hanno consumato 12 uova a settimana, un’altra da zero a due. Il risultato finale è stato che i livelli di colesterolo, in entrambi i gruppi, non sono stati modificati o differenziati sulla base del diverso consumo di uova.
Anche la Società italiana di nutrizione umana (Sinu), dopo l’esame di un’abbondante letteratura scientifica preparata da 150 esperti, ha aggiornato le linee guide alimentari contro il colesterolo,escludendo qualsiasi relazione tra il consumo di uova, il colesterolo alto e i rischi cardiovascolari. Il colesterolo assimilato dall’organismo attraverso cibi come le uova e i gamberi concorre per una quota non superiore a un quinto alla formazione del colesterolo. Le uova, in particolare, contengono una buona quantità di lecitine che riducono l’assorbimento del colesterolo e semmai lo abbassano.
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