Come fare le vacanze estive in sicurezza

Al mare evitate di stare in spiaggia nelle ore più calde della giornata. In montagna non andate subito ad alta quota. Mai nuotare a stomaco pieno. Le vaccinazioni da fare per i paesi a rischio. L'alimentazione corretta durante le vacanze.

vacanze in sicurezza

Vacanze in sicurezza. Che si vada in montagna o al mare, in Italia o all’estero, in una nazione europea o in un paese tropicale, è sempre bene attrezzarsi per evitare brutte sorprese. Nulla di veramente complicato: solo utili precauzioni per non sprecare tempo, salute, e in qualche caso i soldi del viaggio.

Ma vediamo da vicino quali sono i consigli più importanti da tenere presente per le vacanze in assoluta sicurezza:

Le precauzioni al mare

La prima cosa sulla quale fare attenzione è quella di evitare l’esposizione al sole per troppo tempo, ad alte temperature be nelle ore più calde della giornata. Il mare più sicuro, in questo senso, è quello del mattino presto o del pomeriggio. In ogni caso, al mare bisogna usare una crema protettiva appropriata (dipende anche dall’età), da applicare almeno ogni due-tre ore, indossare occhiali da sole, essere protetti dagli indumenti. E assicuratevi di avere sempre acqua a sufficienza, specie se frequentate una spiaggia libera senza bar e locali pubblici. Non nuotate mai a stomaco pieno (questo vale anche per un eventuale bagno al lago o nel fiume), o dopo avere assunto bevande alcoliche. E se frequentate zone con scogli, è meglio essere attrezzati con scarpette da bagno.

Le precauzioni in montagna

Anche in questo caso, occhio al sole: che non sia eccessivo e troppo forte. Ma attenzione innanzitutto all’altezza del luogo che frequentate: chi, per esempio, ha problemi cardiocircolatori, non può scegliere località troppo alte. E tenete presente che, mano a mano che salite di quota, aumentano le possibilità di ritrovarsi con un fastidioso “mal di montagna”. Date comunque il tempo all’organismo di prendere le sue naturali contromisure sul clima, per almeno qualche giorno. Non esagerate con gli sforzi ad alta quota. E se decidete di fare passeggiate più impegnative, fatelo sempre con persone esperte e in gruppo.

I farmaci da portare sempre

Sia che siate diretti in Europa che oltreoceano, è sempre bene portare con sé in valigia alcuni farmaci essenziali: saprete subito ad esempio come bloccare un semplice raffreddore da aria condizionata, evitando di incontrare difficoltà nelle farmacie locali, soprattutto se vi trovate in un posto isolato o non conoscete bene la lingua del Paese che, in quel momento, vi ospita. Ovviamente, non serve portarvi dietro l’intero armadietto dei medicinali: è sufficiente un analgesico utile in caso di mal di testa, mal di denti o dolori articolari, un antipiretico, un antistaminico, un collirio decongestionante utile soprattutto se sapete che trascorrerete tanto tempo in spiaggia o in piscina, un antibiotico ad ampio spettro, un antidiarroico e un antiinfiammatorio. Possono tornare utili anche un termometro, una confezione da viaggio di disinfettante e qualche cerotto.

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Le precauzioni per le punture di insetti

Può capitare, soprattutto se si è in vacanza in paesi tropicali, di doversi proteggere dalle fastidiose punture di insetti, alcune innocue, altre anche abbastanza pericolose. Zanzare, mosche, cimici, pappataci, zecche: sono diversi gli insetti che possono causarci reazioni cutanee se non vere e proprie malattie infettive come ad esempio la malaria. In quest’ultimo caso, le zone in cui è più alto il rischio sono quelle con clima caldo e umido: ad esempio nella maggior parte delle regioni africane, le aree con il bacino amazzonico e alcune zone rurali del Sud-Est asiatico. Al momento non esiste un vaccino contro la malaria e non ci sono farmaci in grado di proteggere dal rischio di malattie trasmesse da insetti. Per questo motivo, è fondamentale la prevenzione, a partire dalla scelta di un ottimo repellente specifico, in grado di proteggervi dalle eventuali punture di insetti presenti nella zona in cui trascorrerete le vostre vacanze. E non dimenticate di utilizzare le zanzariere, soprattutto quando andate a dormire. Le maglie devono avere una dimensione inferiore a 1,5 mm e devono essere fissate sotto il materasso: assicuratevi che non vi siano zanzare intrappolate. Ottime le stanze con aria condizionata in grado di rendere gli insetti meno attivi e quindi, di conseguenza, meno aggressivi. Limitate gli spostamenti all’aria aperta nelle ore in cui è maggiore il rischio di essere punti dagli insetti: dal tramonto all’alba per la zanzara che causa la malaria.

Quando vaccinarsi

Innanzitutto, prima di recarsi in un Paese in cui è alto il rischio di ammalarsi di specifiche patologie, è necessario assicurarsi di essere in regola con le vaccinazioni di base come poliomielite, tetano, difterite, epatite B e morbillo. Procedere poi con le giuste vaccinazioni necessarie a seconda del Paese da visitare è fondamentale non solo per la propria salute ma anche per quella di chi ci sta accanto, una volta rientrati in Italia. Il vaccino è l’unico modo che ci permette di evitare di contrarre una malattia che, a causa del periodo di incubazione, potremmo scoprire di avere solo una volta rientrati in Italia. Ma vediamo nel dettaglio, quali sono i vaccini che è necessario effettuare a seconda dei Paesi in cui ci si reca:

  • Malaria

Come già detto, non esiste un vaccino: è possibile effettuare una “profilassi antimalarica” che consiste nell’assunzione di una serie di farmaci con dosi da adattare in base al periodo di permanenza, al tipo di viaggio e, ovviamente, alle caratteristiche del paziente. Il rischio di contrarre la malaria è più alto nelle zone di foreste dell’America Latina, nelle aree rurali del Sud-Est asiatico e in tutta l’Africa Subsahariana.

  • Meningite

Fortemente consigliato il vaccino per chi si reca in aree in cui si sono verificate vere e proprie epidemie o in cui la malattia è endemica: in particolare l’Africa Subsahariana. Ricordate che si tratta di una malattia infettiva che si trasmette per contatto diretto.

  • Febbre gialla

Il vaccino è consigliato per tutti i viaggiatori diretti nei Paesi dell’Africa centrale, occidentale e orientale e del Sud America dove la febbre gialla è endemica. In alcuni Paesi è richiesto un certificato di vaccinazione per la febbre gialla: tra questi Angola, Benin, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Congo, Costa d’Avorio, Ghana, Liberia, Mali, Niger, Ruanda, Sierra Leone. E il vaccino è obbligatorio anche per coloro che raggiungono l’Asia da diversi Stati dell’Africa e del Sud America.

  • Epatite A e B

Consigliato per tutti i viaggiatori diretti in aree a rischio come Africa o Asia.

  • Febbre tifoide

Il vaccino è fortemente consigliato ai viaggiatori che si recano in aree endemiche, ad esempio alcune zone dell’India o del Vietnam, soprattutto se la permanenza in questi luoghi è superiore a un mese.

  • Colera

Per evitare il colera è sufficiente adottare delle corrette norme igieniche ed evitare di consumare cibi e bevande contaminate: ad esempio, bevete solo acqua imbottigliata, evitate il ghiaccio e consumate solo alimenti cotti. Evitate inoltre di acquistare cibi in locali in cui non vengono rispettate le norme igieniche. In ogni caso, il vaccino è raccomandato per i lavoratori o gli operatori sanitari che si recano in zone in cui è in corso un’epidemia.

  • Zika

Si tratta di uno dei virus che si diffonde attraverso la puntura di una zanzara Aedes infetta e che ha generato timore negli ultimi tempi, soprattutto in caso di donne in gravidanza: è in grado di causare microcefalia nei neonati. Ad oggi non è ancora disponibile alcun vaccino e per proteggersi è bene usare specifici repellenti, munirsi di zanzariere e indossare abiti lunghi e coprenti.

  • Encefalite giapponese

Anche in questo caso, è una zanzara che trasmette il virus e la vaccinazione è fortemente consigliata per chi si reca in Asia, per almeno un mese, durante la stagione delle piogge e per tutti i viaggiatori che si dirigono in aree rurali per praticare attività “a rischio” quali campeggio, trekking e pesca in aree rurali.

  • Rabbia

L’antirabbica è consigliata a tutti i viaggiatori che si dirigono in aree endemiche di Asia, Africa e America Latina in cui è elevato il rischio di entrare in contatto con specie selvatiche, pipistrelli e altri animali che possono aver contratto la malattia.

Quando fare un’assicurazione sanitaria

Mentre in tutti gli Stati dell’Unione Europea è possibile accedere a cure gratuite presentando la Tessera Europea di Assicurazione Malattia o il certificato sostitutivo provvisorio, nei Paesi extra-Ue con cui il nostro Paese non ha stipulato delle apposite convenzioni, è fondamentale dotarsi di una copertura assicurativa privata in grado di coprire i costi necessari alle eventuali cure: possono essere anche molto elevati. L’assicurazione sanitaria è fondamentale nel caso in cui ci si reca ad esempio negli Stati Uniti d’America, per turismo o lavoro. Non è prevista infatti alcuna tutela da parte del Servizio Sanitario Nazionale ed è esclusa anche la copertura nel caso in cui si abbia necessità del Pronto soccorso.

Insonnia e jet lag

Chi ha affrontato un viaggio intercontinentale lo sa: il fuso orario può causare uno sfasamento dei nostri ritmi quotidiani e provocare stanchezza e sonnolenza ma anche mal di testa e nausea. Ecco allora cinque consigli utili per combattere il jet lag e godersi la vacanza fin dall’arrivo a destinazione:

  • Per cominciare, una volta saliti sull’aereo, regolate l’orologio in base all’orario della località in cui vi state recando: vi aiuterà ad adattarvi ai ritmi che vi attendono una volta giunti sul posto. Se, ad esempio, nella località scelta è già ora di dormire, cercate di ritagliarvi qualche ora di sonno.
  • Mantenetevi idratati durante il volo e bevete tanta acqua: la disidratazione amplifica lo stress da jet lag. Evitate quindi quantità eccessive di caffè e bevande alcoliche.
  • Una volta arrivati sul posto, cercate di essere attivi fin da subito. Non rinunciate quindi a un’ottima e salutare passeggiata anche se vi sentite stanchi e soprattutto se è ancora giorno: la luce del sole aiuta ad abituarsi ai nuovi ritmi.
  • Per dormire, evitate di assumere sonniferi: rischiate solo di compromettere ancora di più lo stato di stanchezza e stress derivanti dal cambiamento di orario.
  • Una volta tornati a casa, riposatevi per uno o due giorni prima di riprendere i ritmi quotidiani in modo da riabituarvi al vostro normale orario.

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La giusta alimentazione estiva

Come già detto precedentemente a proposito del colera, per evitare eventuali intossicazioni alimentari, soprattutto se si viaggia in Paesi dalle condizioni igieniche non ottimali, è necessario osservare alcune semplici regole. Eccone altri, oltre a quelli già citati:

  • Consumate frutta e verdura cruda solo dopo averla accuratamente sbucciata e/o lavata con acqua potabile e sicura.
  • Evitate pesce e frutti di mare crudi o poco cotti. Stessa cosa anche per la carne e le uova. Cercate di non consumare latte e latticini non pastorizzati.
  • Usate sempre e solo acqua potabile anche per l’igiene personale.

Se viaggiate in auto

Aumentano gli italiani che scelgono di viaggiare in auto, sia che si tratti di brevi percorsi, sia in caso di tragitti di molte ore. L’auto è infatti una comodità: permette di muoversi con estrema libertà soprattutto nei posti dove è difficile effettuare spostamenti con treni o mezzi pubblici. Per evitare rischi e soprattutto lunghe code in autostrada, è necessario rispettare alcune semplici regole, a partire dall’orario di partenza: al mattino presto e, se possibile, mai durante il fine settimana.

Per ridurre al massimo gli imprevisti inoltre, prima di partire fate controllare bene l’auto dal vostro meccanico di fiducia. Cercate di pianificare bene il viaggio e le varie tappe da seguire: in caso di necessità dotatevi di un navigatore satellitare, vi aiuterà a non sbagliare il percorso allungando i tempi del viaggio. Ultimo consiglio utile: usate il climatizzatore con moderazione, soprattutto se viaggiate con anziani e bambini.

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