La vaginite è un’infiammazione della vagina, che in genere nasce da batteri, funghi e protozoi. Si sviluppa in seguito a un’alterazione della flora batterica, la cosiddetta flora saprofita che protegge la mucosa della vagina da eventuali aggressioni esterne. Le infiammazioni della vagina si possono estendere anche:
- alla vulva (vulvo-vaginite)
- alla cervice (cervico-vaginite)
- all’uretra (meno spesso).
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Cos’è
Alla base della vaginite possono esserci batteri (in particolare la Gardenella vaginalis), funghi (come la Candida), e protozoi (il Trichomonas), ma un fattore scatenante può essere anche un radicale mutamento ormonale, dovuto per esempio all’arrivo della menopausa.
Cause
La causa più frequente della vaginite è legata a un contagio che si trasmette per via sessuale, o anche utilizzando bagni pubblici o asciugamani e biancheria di persone contaminate. Altre cause sono l’uso di prodotti per l’igiene intima con PH troppo alto (talvolta anche superiore al livello di 7), di antibiotici o di farmaci contro il diabete di tipo 2, le mestruazioni difficili che possono modificare il PH vaginale. Anche la gravidanza o la menopausa possono essere fattori scatenanti della vaginite. Infine, un particolare tipo di vaginite, definita attinica, può essere scatenata dalla radioterapia nella zona vaginale legata alla cura di alcuni tumori.
Sintomi
I sintomi più frequenti della vaginite sono:
- Prurito intenso, specie nella zona dell’infezione
- Perdite vaginali dall’odore sgradevole
- Secrezioni bianche e consistenti, tipo ricotta, specie nella vaginite causata dai funghi
- Dolore e irritazione durante i rapporti sessuali
- Difficoltà nella minzione
- Lievi sanguinamenti
Diagnosi
Innanzitutto la diagnosi va affidata a un medico specialista, il ginecologo, e non con il solito, perverso metodo del fai-da-te. Se lo riterrà necessario, il medico potrà chiedere l’esame di un tampone vaginale, con il prelievo di un campione da far esaminare in laboratorio.
La vaginite può essere anche il risultato di intolleranze alimentari nei confronti di cibi che contengono muffe e lieviti: pane, birra, vino, aceto, formaggi, funghi. Un test, concordato con il medico, potrebbe consentirvi di identificare la specifica intolleranza. Mentre le analisi più utilizzate per completare la diagnosi della vaginite, dopo la valutazione clinica, sono:
- anamnesi ed esame pelvico
- PH vaginale e preparati a fresco con soluzione fisiologica e idrossido di potassio (KOH)
- A volte test di amplificazione degli acidi nucleici o altri test diagnostici molecolari o coltura
Rimedi naturali
Tra i rimedi naturali più efficaci contro la vaginite, ci sono:
- Ripassare gli indumenti, anche quelli intimi, con il ferro caldo: il fungo muore con il calore intenso
- Alcuni studi hanno dimostrato che potete bollire gli indumenti intimi o tenerli a bagno nella candeggina per 24 ore, prima di adoperarli: questo metodo consente di uccidere il fungo.
Il semicupio con acqua calda, sale e aceto
Più che le inutili lavande vaginali a base di prodotti chimici, fate un semplice semicupio, riempiendo la vasca con acqua calda fino all’altezza delle anche. Aggiungete nell’acqua il sale (la quantità sufficiente per rendere l’acqua salata), e una mezza tazza di aceto per fare in modo che la vagina possa recuperare il suo PH naturale pari a 4,5. Sedetevi nell’acqua finché non si raffredda: il bagno aiutare a eliminare l’infezione.
Trattamenti
Qualsiasi trattamento contro la vaginite, che comprende l’utilizzo di medicinali, va deciso dal medico e mai con l’aiuto del Dr.Google o di qualche social o con il metodo fai-da-te. Quando la vaginite infettiva è causata da infezioni sostenute da batteri, il medico può prescrivere farmaci antibiotici, da somministrare per via topica locale, come creme e ovuli vaginali.
I principi attivi più utilizzati sono il metrodinazolo il metronidazolo, ma anche il tinidazolo, la doxiciclina, l’azitrocimina e il ceftriaxone.
Prevenzione
La vaginite si previene con alcune prevenzioni, molto semplici.
- Dormire senza gli slip sotto il pigiama, in modo da tenere il corpo, nelle parti più intime, fresco e arieggiato. Il fungo della vaginite si sviluppa in ambienti caldi e umidi.
- I vestiti devono essere comodi, con tessuti naturali, come il cotone, evitando indumenti troppo stretti o realizzati con materiali sintetici.
- Non usate polveri e prodotti dell’igiene e della cosmesi a base di amido: è una sostanza che aiuta la crescita di colture fungine.
- Non sprecate soldi con lavande vaginali, gel, schiume, tavolette anticandida, deodoranti intimi e spray: tutti prodotti inutili e perfino controproducenti.
- Lavate la zona vaginale con acqua naturale e senza detergenti intimi aggressivi.
- Usate il “telefono” di una doccia flessibile per dirigere il getto naturale dell’acqua nella zona della vagina. Senza l’aggiunta di sapone.
- La carta igienica non deve essere colorata: viene fatta con diverse tonalità grazie a coloranti che possono essere irritanti. La carta igienica deve essere bianca, morbida e non profumata.
- Lavatevi sempre, prima e dopo aver fatto l’amore.
- Quando avete la vaginite, vanno evitati tutti i tipi di contatti sessuali.
- Controllate la glicemia: il lievito prospera nello zucchero e quindi è dimostrato che l’eccesso di zucchero può provocare la vaginite. Stesso discorso per il lattosio contenuto nei latticini e nei dolcificanti artificiali: aumenta la probabilità di micosi.
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Foto apertura di Cliff Booth via Pexels
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