Le case in legno stanno crescendo anche in Italia: nel 2022 ne sono state realizzate 3.600 e la produzione di legno a uso residenziale si avvicina ormai ai 900 milioni di euro all’anno, con un aumento del 12 per cento rispetto al 2021. Le case in legno piacciono per fattori estetici, ma anche perché abbattono le spese di manutenzione e i consumi energetici. Anche se i costi di realizzazione non sono bassi e non mancano alcune controindicazioni a queste scelta. La casa in legno non è più un sogno proibito per piccole tribù di ecologisti e di amanti della natura. Il ritorno all’uso di un materiale antico quanto prezioso, anche per gli effetti benefici sull’ambiente, sta diventando sempre più una necessità e un’opportunità. Da non sprecare, considerando le potenzialità dell’Italia in termini di materia prima e anche di tradizione in questo settore. L’architetto Stefano Boeri, per trasformare l’opzione del legno in una scelta da sistema Paese, propone perfino l’istituzione di un ministero del legno, una sorta di volano politico per incentivare l’uso di questo materiale non solo nell’edilizia privata, ma anche in quella pubblica.
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Benefici
Innanzitutto il rilancio delle case in legno, che qualcuno per pregiudizio, per furbizia o per biechi interessi, ancora confonde con gli chalet di montagna, è una scelta allo stesso tempo urbanistica, ambientale, architettonica ed estetica. Tutto sotto il segno di un’autentica e concreta sostenibilità. Con tempi rapidi di costruzione (4-6 mesi), prezzi accessibili anche se sono molto variabili sulla base delle scelte che si fanno (attorno ai 1000-1.500 euro a metro quadrato), ed enormi vantaggi sia ambientali sia economici, sia individuali che collettivi. In poche parole: una casa in legno significa aria più pulita, per tutti, una migliore estetica dei luoghi, per tutti, e un abbattimento importante dei costi energetici, per chi ci vive o ci lavora. Il legno, infatti, è un perfetto isolante naturale, e come tale riduce le spese per riscaldare e raffreddare gli appartamenti o le scuole. Per avere un’idea sulle scelte che si possono fare con la costruzione di una casa in legno, vale la pena visitare il sito dell’azienda trentina Rasom Wood Technology che appunto realizza con il legno non solo case e appartamenti, ma perfino alberghi, edifici pubblici e scuole.
Se riscopriamo la cultura del legno, che appartiene ai nostri codici genetici come la cultura contadina, non faremo fatica a fare tagli che rispettano i cicli della pianta e quindi migliorano la qualità delle nostre foreste. Alcune delle quali non sono affatto valorizzate, come nel caso dell’intera dorsale appenninica e delle Prealpi. Inutile dire che, su questa strada, abbiamo tanti luoghi e regioni che sono già avanti, molto avanti, come il Trentino-Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia. E abbiamo, come al solito, il Centro-Sud che invece resta indietro: eppure anche qui le foreste non mancano ma, guarda la coincidenza, la speculazione edilizia è più invasiva. Per questo la spinta che si sta registrando sul mercato immobiliare delle nuove costruzioni a favore del legno (17 case su 100) è molto concentrata nelle regioni del Nord. E ciò non va bene per il sistema Paese.
Puntare sul legno, sulla bioedilizia, sui nuovi materiali (anche i mattoni possono essere in legno) è la scommessa giusta per affrontare di petto il complicato tema della ricostruzione dei luoghi devastati dalle scosse sismiche. Anche qui parlano i fatti: le cose migliori, a cominciare dalla ricostruzione delle scuole, nel post terremoto a L’Aquila sono state fatte grazie a costruzioni in legno. E vedremo presto ripetersi il film con un’intera piazza e una scuola ad Amatrice, realizzate con il legno dei boschi limitrofi, ricchi di querce, faggi e castagni. Già, perché il legno si inserisce in una filiera sul territorio, e anche questa è una bella opportunità in termini di nuova e sostenibile crescita economica.
Perchè comprare una casa in legno?
Quando abbiamo la possibilità di acquistare, o fare ex novo, una casa, a questo punto c’è una domanda che possiamo porci: Perché comprare una casa in legno? Le risposte più importanti, in sintesi, sono queste:
- il legno è un materiale molto confortevole, ecosostenibile, elegante;
- le case in legno hanno il pregio di essere silenziose. Il legno assorbe molto bene i rumori;
- le prestazioni antisismiche sono molto alte, grazie alla flessibilità di questo materiale. In caso di forte terremoto, la casa in legno oscilla, ma non viene giù: ecco perché l’edilizia in legno è molto diffusa in Giappone, un paese estremamente vulnerabile per il rischio sismico;
- la casa in legno ha tempi di costruzione più rapidi rispetto a una qualsiasi casa in cemento;
- il legno resiste molto bene al fuoco e ha una bassa capacità di conduzione termica. in caso di incendio, brucia solo la parte esterna del materiale e la carbonizzazione è molto lenta rispetto alle costruzioni in muratura;
- le case in legno durano a lungo nel tempo e grazie alle tecnologie moderne hanno ragionevoli costi di manutenzione.
Legno e anidride carbonica
Il legno, dal punto di vista ambientale, ha un vantaggio molto importante: è l’unico materiale davvero rinnovabile. e rispetto all’acciaio e al cemento ha un’impronta di carbonio positiva per tutto il suo ciclo vitale. Se il calcestruzzo, molto utilizzato nell’industria delle costruzioni, emette 0,3 tonnellate di anidride carbonica per metro cubo, il legno ne assorbe una tonnellata.
Quanto costa una casa in legno?
Ovviamente ci sono diversi fattori che incidono, come nel caso del cemento, sul costo di una casa in legno. Qui trovate tutte le indicazioni dettagliate sia sul prezzo della casa in legno, anche sulla base della superficie, sia sugli elementi che determinano il costo. In modo da regolarvi per le vostre scelte ed evitare sprechi.
Quanto può durare
La casa in legno non è uno sfizio a tempo. Non è affatto vero che, per le sue caratteristiche, sia destinata a durare pochi anni. Anzi. In teoria, una casa in legno, con le giuste spese di manutenzione da sostenere con regolarità può durare anche mezzo secolo e di più. Molto dipenderà anche dalla qualità del materiale utilizzato e se si tratta di buon legno, i segnali di deterioramento di una casa in legno non arrivano prima dei 50 anni di vita.
Manutenzione
La manutenzione di una casa in legno non è molto diversa da quella di una costruzione in cemento. Serve costanza e regolarità, senza eccedere per evitare sprechi. La riverniciatura del legno va fatta ogni cinque anni e per evitare di perdere il colore originale della costruzione, suggeriamo di utilizzare prodotti naturali. Tra le parti che vanno controllate bene ogni anno, invece, ci sono le grondaie, dove è più facile la formazione di muffa.
Controindicazioni
Più che controindicazioni, esistono alcune cose importanti da tenere presente nel momento in cui decidiamo di fare una casa in legno. Aspetti che possono anche indurci a rinunciare a questo materiale.
- Il progetto di una casa in legno, specie se prefabbricata, non si adatta a successive modifiche. Una volta approvato e realizzato, diventa definitivo.
- Ci sono alcune zone della casa in legno, a partire dalle pareti, che possono essere più esposte al rischio umidità, con tutto quanto ne consegue.
- Fuoco e acqua: guai anche solo a progettare una casa in legno senza tenere in considerazione questi due elementi.
- Un errore di impermeabilizzazione delle fondamenta può avere conseguenze catastrofiche.
- I materiali per la coibentazione devono essere di alta qualità e il tetto va ventilato.
Miti da sfatare
La spiegazione di così tanta cautela va ricercata in tutta una serie di informazioni che spesso confondono gli utenti, lasciandoli spaesati. Ecco allora quali sono, secondo Immobilgreen.it i cinque falsi miti che confondono il mercato delle case in legno e creano perplessità al momento della scelta di questa tipologia di costruzione sostenibile.
- “Vanno bene solo per la montagna o come ricovero attrezzi”: quello delle baite e delle classiche casette da giardino in legno, è solo un piccolo settore di nicchia rispetto al più vasto e innovativo territorio delle costruzioni a telaio o X-Lam. Le case in legno che si avvalgono di queste tecnologie sono infatti esteticamente identiche alle case in calcestruzzo perché le parti lignee, esterne e interne, sono rivestite completamente con i comuni materiali edili.
- “Sono abitazioni precarie”: le attuali case prefabbricate possiedono un comfort abitativo di gran lunga superiore a quello delle normali abitazioni perché realizzate in legno, il materiale termoisolante per eccellenza.
- “Pericolose in caso d’incendio”: rispetto alle abitazioni costruite in acciaio e cemento, le case di legno bruciano solo in superficie e non crollano su se stesse.
- “Poco stabili in caso di terremoto”: le case in legno sono flessibili e leggere e quindi affidabili in caso di eventi sismici.
- “Non si può richiedere un mutuo”: è possibile richiedere un particolare tipo di mutuo (S.A.L.) che consente di finanziare la costruzione di edifici biosostenibili, al pari di quelli tradizionali.
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