VENDITA ISOLA DI POVEGLIA –
Per salvare Venezia non si esclude una soluzione choc: introdurre il numero chiuso dei visitatori. Ed evitare così lo scempio di una città invasa a tutte le ore da orde di turisti (che però portano molti soldi) e sempre più abbandonata dai suoi abitanti. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, molto popolare sul territorio, non esclude questa soluzione estrema. Ma qualche volta anche a Venezia, prima degli amministratori assenti o distratti, si muovono i cittadini. E aiutano la città a non morire. Quest’ultimi, infatti, hanno deciso di reagire di fronte all’inerzia delle pubbliche amministrazioni. Così sull’isola di Poveglia, davanti a Malamocco, la zona meridionale nei pressi del Lido dove spesso si va a vogare oppure in gita domenicale con la famiglia si sono rimboccati le maniche e hanno dato vita a un modello da imitare.
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COMITATO POVEGLIA PER TUTTI –
Poneglia è un gioiello di cultura e di tesori ambientali, con sette ettari di storia antichissima, un tempo coltivati dai frati camaldolesi e con alcune fortificazioni e i resti di un vecchio ospedale geriatrico chiuso già nel lontano 1968. Questo luogo magico è stato abbandonato per circa mezzo secolo, a parte una spesa di 22 milioni di euro per impedire l’erosione delle sponde. Poi è arrivato il decreto del governo Renzi, Valore Italia, con il quale alcuni beni demaniali sono stati messi in vendita. E tra questi compare anche l’isola veneziana. A quel punto un gruppo di cittadini, preoccupati che la vendita potesse spalancare le porte all’ennesima speculazione immobiliare o al solito resort a cinque stelle, si sono fatti avanti, formano un’associazione e hanno partecipato alla gara per acquistare l’isola.
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Ma l’associazione «Poveglia per tutti», dove centinaia di veneziani si tassano insieme a 600 stranieri amanti di Venezia, non è riuscita a vincere la gara e Poveglia rimane bene demaniale. A questo punto l’associazione propone una concessione dell’isola per soli cinque anni, per procedere, con fondi propri, alla messa in sicurezza dell’area. Con al sua trasformazione in un parco e spazio pubblico restituito ai veneziani, recuperando gli antichi orti urbani. La proposta regge perché intanto l’associazione, attraverso il crowdfunding, è riuscita a raccogliere ben 450mila euro con oltre 5mila sottoscrizioni.
AFFITTO ISOLA DI POVEGLIA –
A questo punto la palla torna al Demanio, che ha preso tempo prima di una decisione definitiva. Ma perché aspettare e non dare spazio allo sforzo dei cittadini che, con i proprio soldi, vogliono salvare un tesoro veneziano? Forse ci sono altri interessi da difendere?
(L’immagine di copertina è tratta dalla pagina Facebook dell’associazione “Poveglia per tutti“)
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