Venezia sostenibile: 10 cose da non perdere

Dai giardini più belli alle antiche officine delle gondole. Passando per alcune librerie speciali. Dove dormire e mangiare senza subire salassi

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Quando si parla di Venezia sostenibile non bisogna pensare soltanto alla magia dei luoghi, da inserire nel carnet del nostro viaggio insolito quanto affascinante. Ma anche, e forse innanzitutto, dei prezzi: Venezia, infatti, è diventata insostenibile per la brutta abitudine di saccheggiare gli ospiti, negli alberghi, nei ristoranti, nelle trattorie, e quando vanno a fare acquisti. In questa mini-guida troverete anche delle soluzioni semplici ed eleganti per evitare lo spreco di questo salasso e godervi Venezia nel modo migliore e più ragionevole. 

L’Orto delle Meraviglie

Un’area coltivata di 6.000 metri quadrati all’interno del carcere femminile della Giudecca (all’indirizzo Fondamenta delle Convertite 712), curata da una decina di detenute senza l’uso di prodotti chimici, macchinari e concimi. Ogni giovedì mattina dalle 9 alle 10 potrete quindi acquistare frutta e verdura biologica, sana e a buon prezzo. E innanzitutto a chilometro zero. Qui trovate tutte le indicazioni utili e le notizie della cooperativa che gestisce questo spazio davvero unico. 

Il Ghetto ebraico

Questo spazio viene trascurato dai grandi flussi turistici. Eppure su una piccola isola circondata da canali sorge il ghetto di Venezia, il più antico d’Europa, che ha saputo conservare un’atmosfera ricca di storia. Il piccolo gioiello si trova nel Sestiere di Cannaregio e il suo valore è testimoniato da un dettaglio: l’origine del nome ghetto applicata poi a tutti quartieri ebraici nel mondo. “Ghetto” deriva da “geto”, a sua volta derivante dalla zona destinata dalla Serenissima per la dimora degli ebrei. Tale area era un tempo utilizzata per le fonderie e lì venivano gettati – da cui “geto” appunto – gli scarti della lavorazione. Un vero viaggiatore non può ignorare questa tappa veneziana. 

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Il Giardino di Palazzo Soranzo

Pochi sanno che Venezia custodisce più di 500 giardini, sparsi nei conventi, nei palazzi nobiliari e anche nei parchi pubblici. Vi segnaliamo, come imperdibili, i giardini di Palazzo Soranzo Cappello, e quello di Ca’ Zenobio, a Dorsoduro. Il giardino di Palazzo Soranzo è completamente nascosto dalla facciata dell’edificio (  https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Soranzo_Cappello) e visitandolo, potrete risalire alle fonti letterarie ottocentesche, in particolare alle pagine del romanzo Il Fuoco di Gabriele d’Annunzio, in cui il giardino dei Soranzo è il luogo degli incontri d’amore tra Stelio e Foscarina, e nel racconto Il carteggio Aspern di Henry James, che ambienta proprio in questo palazzo la tormentata ricerca del carteggio del poeta Jeffrey Aspern. Il giardino del meraviglio palazzo armeno Ca’ Zenobio (https://it.wikipedia.org/wiki/Ca%27_Zenobio_degli_Armeni) è una miniera di tassi, allori, cipressi e bagolari. 

L’Officina delle gondole

Invece di sprecare soldi con il salasso di un inutile e costosissimo giro in Canal Grande in gondola, recatevi dei luoghi magici legati a questi oggetti, le antiche officine dove ancora si creano e si riparano. Lo Squero San Trovaso (https://it.wikipedia.org/wiki/Squero_veneziano), con il vicino Squero Tramontin (https://www.facebook.com/tramontingondole/), sono due piccoli cantieri, tipicamente veneziani, per la costruzione e la riparazione delle gondole. Il primo si trova in Fondamenta Bonlini 1097, poco distante dal Campo e dalla Chiesa di San Trovaso in Sestiere Dorsoduro: gli inizi della sua attività risalgono al 1600. Il secondo, a poca distanza dallo Squero San Trovaso, è gestito da due donne, Elena ed Elisabetta Tramontin, che hanno deciso di cambiare vita e di proseguire la tradizione familiare dopo l’improvvisa scomparsa del padre. 

La Libreria dei Miracoli

Venezia è una città che, in quanto a librerie, risulta in controtendenza: ve ne sono diverse, tantissime rispetto alla popolazione residente, e il motivo fondamentale è semplice: la cittadina è molto frequentata da stranieri, lettori forti, che divorano testi, anche quando sono in vacanza. Tra i tanti punti vendita vi segnaliamo la Libreria dei Miracoli a Campo Santa Maria Nove, dove il proprietario Claudio vende libri usati, specie di viaggi e di luoghi ricchi d’arte e di storia, a prezzi davvero imbattibili. Molto belle e particolari le riviste d’arte e le antiche cartoline vintage. Per qualsiasi informazione potete scrivere a [email protected]

Un’altra libreria interessante, anche si diventata un’attrazione turistica, si chiama Acqua Alta, in Calle Longa Santa Maria Formosa: l’intero catalogo dei libri disponibili lo trovate sul sito www.libreriaacqualta.it.

B&B La Villeggiatura

A due passi dal Ponte di rialto, nel cuore della Venezia autentica, un B&B decisamente con prezzi sostenibili. Le camere sono accoglienti, ampie, luminose, e affacciano sulla Calle e, lateralmente, sul Canal Grande. La colazione è abbondante e genuina. Qui trovate tutte le indicazioni su “La Villeggiatura” e potete prenotare direttamente, senza regalare soldi alle piattaforme online. 

Bacaro Un Mondo Divino

Poco distante dalla bellissima Chiesa di Santa Maria dei Miracoli, uno tra i bacari più autentici ed economici di Venezia. Ricavato da un’antica macelleria, l’osteria vi accoglie con arredi in legno, brocche per il vino in terracotta appese al soffitto, lavagnette in ardesia e taglieri tutt’intorno. Qui trovate le indicazioni sui piatti e gli spuntini e sui prezzi. 

Vetreria Moretti a Murano

Sono davvero poche le cose di alto livello artigianale, e ancora autentiche, che si possono acquistare a Venezia. E tra queste sicuramente bisogna includere gli oggetti in vetro realizzate nelle mini-fabbriche di Murano. Il marchio che vi consigliamo, la Vetreria Moretti, creata dai fratelli Carlo e Giovanni nel 1958, ha un grande vantaggio sulle altre aziende simili. In diversi periodi dell’anno, i suoi oggetti sono venduti a prezzi scontati (magari si tratta della collezione dell’anno precedente), mentre ritagliatevi il tempo necessario per visitare la collezione conservata nella fabbrica. 

Mercato Rialto

Una delle zone che è riuscita a conservare al meglio l’autenticità Venezia è proprio la Pescheria di Rialto, nonostante si affacci sul Canal Grande a pochi metri dal Ponte Rialto. La loggia, costruita in stile neogotico, ospita il mercato da più di cent’anni e mantiene ancora oggi il fascino dell’epoca. Oltre a trovare il pesce fresco della laguna e verdure e frutta fresca di stagione, attorno al mercato vi sono anche diversi bancari economici per fermarsi a prendere uno spritz e un cicchetto.

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Muoversi a piedi

Il modo più sostenibile per visitare Venezia e godere delle sue bellezze è girarla a piedi. I vaporetti funzionano bene (i taxi e le gondole sono insostenibili per i prezzi da “salasso ai turisti”) e collegano l’intera laguna. Ma la cosa più bella è passeggiare perdendosi tra le calli, i campi e i ponti. L’orario migliore, e anche l’unico per evitare le tribù dei turisti con le bandierine, è al mattino presto, magari alla ricerca dei colori delle prime luci dell’alba.

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