Non abbiamo più bisogno di statistiche per capire la portata dell’orribile violenza che le donne subiscono ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. Non abbiamo più bisogno di retorica e di stentorei appelli per consolare 7 milioni di donne che in Italia hanno fatto i conti con l’aggressione brutale di un uomo. Non abbiamo bisogno di interrogare esperti della mente umana per capire come sia possibile che ogni 5 minuti una ragazza o una bambina nel mondo possa morire per abusi.
Sappiamo tutto. A questo punto abbiamo bisogno di una sola cosa: fatti. Reazioni concrete, gesti e azioni che possano, in tempi non biblici, almeno ridurre questo gigantesco spreco di vite umane.
Imparate a riconoscere un uomo violento. Dal primo momento. E allontanatelo subito, in modo perentorio, senza dargli una seconda chance, senza fare sconti e senza pietismo. Questa è la prima barriera anti-violenza che le donne, già quando sono ragazze e perfino bambine, devono alzare. Con le loro mani, come al solito, e senza aspettare l’aiuto di nessuno. Tra l’altro un uomo violento è facilmente riconoscibile, basta davvero poco per smascherarlo. Come, per esempio, ci indicano questi segnali ripresi da un testo che suggerisco alle donne di scolpire nella loro testa, un testo del Journal of International violence.
- Il vostro uomo vuole organizzare tutto, senza neanche consultarti. È lui che decide il budget familiare, la scuola dei figli e perfino le vacanze. E se la donna mostra anche timidi gesti di indipendenza, si irrita. È un comportamento per il quale potete iniziare a preoccuparvi.
- Vuole avere sempre ragione, e non accetta alcuna forma di contraddittorio. Quando c’è un problema scarica la colpa su altri e non riconosce mai i vostri successi, che anzi lo infastidiscono. Dietro tanta sicurezza c’è un uomo fragile, e sempre scontento.
- È geloso fino all’ossessione, e tenta di isolarvi da parenti, amici, colleghi di lavoro. Vi considera una sua proprietà privata e vi interroga in continuazione sui vostri spostamenti. È una gelosia ossessiva che annuncia l’arrivo di qualche altra forma di violenza, ben più grave.
- Tende a suscitare sensi di colpa, ponendosi su un piedistallo rispetto alla vostra relazione. Lui fa tutto il possibile per tenerla solida e stabile, voi invece siete discontinua. Lui ama senza condizioni, voi avete troppe incertezze. E la gelosia? La considera una prova d’amore.
- Cambia spesso umore, e passa con molta frequenza dalla dolcezza all’aggressività. Una vera doppia personalità, e quando esagera è pronto poi a chiedervi scusa. Salvo ripetere l’errore dopo poco tempo.
- Manipola la realtà, e vi presenta agli altri come una persona instabile, fragile e ingombrante. Scarica su di voi qualsiasi colpa: brutto segno di egocentrismo.
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L’uomo tendenzialmente violento mostra il doppio volto dell’intolleranza e del vittimismo. Scatta al primo disagio (il traffico lo blocca in auto, salta un appuntamento) e allo stesso tempo si lamenta come se il mondo fosse schierato contro di lui. Vede sempre un nemico alle sue spalle.
- Inizia con le spinte, poi passa allo schiaffo sulla guancia, e poi ai ceffoni pesanti. Una vera spirale di violenza: da bloccare immediatamente, senza se e senza ma.
La violenza dell’uomo, nei confronti di una compagna, di una moglie o anche soltanto di un’amica, passa da segnali che coinvolgono i suoi atteggiamenti mentali e alcune reazioni, fino ai gesti fisici, quando inizia ad alzare le mani.
Se non riuscite a risolvere il problema della violenza all’interno delle mura domestiche, ricordate che potete chiedere aiuto. Chiamando il 112, oppure ricorrendo al numero verde 1522, attivo 24 ore su 24. Non aspettate troppo prima di farlo: se non altro gli servirà come lezione.
Un’altra cosa importante, per avere aiuti e sostegni concreti, anche psicologici, è informarsi dove si trova il centro antiviolenza più vicino alla vostra abitazione e se funziona. In questo caso, rivolgetevi a loro. Un’ultima, ma importante raccomandazione: uscite dalla solitudine del vostro problema, non siate timide e non abbiate vergogna. La violenza degli uomini è un dramma collettivo e sono loro che dovrebbero vergognarsi, non le donne che la subiscono. Motivo per cui scegliete qualche persona che sia informata della vostra situazione e possa anche darvi qualche consiglio utile al momento opportuno.
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- Per ogni violenza una biografia su Wikipedia, la storia della coraggiosa Emily Temple-Wood
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