Vivere con lentezza: tutti i modi per riuscirci

I 14 comandamenti scritti dall'associazione L'arte del vivere con lentezza. Tutto semplice e chiaro: basta volerlo

Vivere con lentezza: Giornata mondiale della lentezza 2014

Lenti, per vivere meglio. Non per pigrizia, indolenza, fuga dalle responsabilità, furbizia: no, per riacquistare un pezzo importante della propria vita, della propria identità, dei propri desideri. E non sprecare se stessi in un’affannosa e spesso controproducente, o comunque inutile, resa alla fretta, la fretta quotidiana e incontenibile.

La crisi energetica, il mondo sottosopra, e la necessità di ripensare ai nostri stili di vita: sono tutte buone occasioni per riscoprire le virtù necessarie, talvolta indispensabili, della lentezza. E finirla di correre avvitandoci in un eterno presente.

VIVERE CON LENTEZZA

L’attore Luca Zingaretti, alias il commissario Montalbano, nel dare una spiegazione all’enorme successo di una serie televisiva inaugurata nel 1994, ha fornito una spiegazione molto interessante: «In un mondo troppo svelto, il commissario Montalbano rappresenta l’elogio e la virtù della lentezza». Dal punto di vista narrativo non c’è dubbio che, grazie alla magica mano di Andrea Camilleri, la fortuna nazionalpopolare di un personaggio così ben arrotondato, in tutti i suoi dettagli, deve molto a questo fiume di variopinta lentezza che scorre nelle pagine, e poi nelle immagini, di Montalbano. Dal punto di vista dei nostri attuali stili di vita, la lentezza è invece una conquista che dobbiamo realizzare. E rallentare è sempre più percepita, come raccontiamo spesso in questo sito, come una parola d’ordine vincente, ma anche come un grido di battaglia contro lo spreco della frenesia dominante. E per tradurla in pratica, vincendo appunto la nostra difficile partita a favore del benessere e del buon senso, bisogna partire dalle piccole cose, dai piccoli gesti quotidiani. Metterli in fila, e provare a conquistarli uno per uno, come ci viene indicato dall’associazione Vivere con lentezza.

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prigionieri del presente acquista

COMANDAMENTI PER VIVERE CON LENTEZZA

Rallentare”, alzare lo sguardo e prendersi del tempo per riscoprire l’autenticità dei gesti e degli attimi che accompagnano la nostra vita. Prendersi una pausa per riconsiderare il ritmo della propria vita, per non farsi travolgere dallo sconforto e dalla frenesia, nel privato, nel lavoro e nel tempo libero. È ora di riscoprire la lentezza e anche la noia, in una società che ci vede sempre di corsa e in cui i pochi spazi di relax a nostra disposizione vengono a volte vissuti come una perdita di tempo.

IMPORTANZA LENTEZZA

Vediamo allora i 14 “comandalenti” per riscoprire la lentezza, scritti dall’associazione L’arte del vivere con lentezza.

  • Svegliarsi 5 minuti prima del solito per farsi la barba, truccarsi o far colazione senza fretta e con un pizzico di allegria.
  • Se siamo in coda nel traffico o alla cassa di un supermercato, evitiamo di arrabbiarci e usiamo questo tempo per programmare mentalmente la serata o per scambiare due chiacchiere con il vicino di carrello.
  • Se entrate in un bar per un caffè: ricordatevi di salutare il barista, gustarvi il caffè e risalutare barista e cassiera al momento dell’uscita (questa regola vale per tutti i negozi, in ufficio e anche in ascensore).
  • Scrivere sms senza simboli o abbreviazioni, magari iniziando con caro o cara.
  • Quando è possibile, evitiamo di fare due cose contemporaneamente come telefonare e scrivere al computer…se no si rischia di diventare scortesi, imprecisi e approssimativi.
  • Evitiamo di iscrivere noi o i nostri figli ad una scuola o una palestra dall’altra parte della città.
  • Non riempire l’agenda della nostra giornata di appuntamenti, anche se piacevoli, impariamo a dire qualche no e ad avere dei momenti di vuoto.
  • Non correte per forza a fare la spesa, senz’altro la vostra dispensa vi consentirà di cucinare una buona cenetta dal primo al dolce.
  • Anche se potrebbe costare un po’ di più, ogni tanto concediamoci una visitina al negozio sotto casa, risparmieremo in tempo e saremo meno stressati.
  • Facciamo una camminata, soli o in compagnia, invece di incolonnarci in auto per raggiungere la solita trattoria fuori porta.
  • La sera leggete i giornali e non continuate a fare zapping davanti alla tv.
  • Evitate qualche viaggio nei weekend o durante i lunghi ponti, ma gustatevi la vostra città, qualunque essa sia.
  • Se avete 15 giorni di ferie, dedicatene 10 alle vacanze e utilizzate i rimanenti come decompressione pre o post vacanza.
  • Smettiamo di continuare a ripetere: “non ho tempo”. Il continuare a farlo non ci farà certo sembrare più importanti.

COME PRENDERE LA VITA CON CALMA?

Riscoprire il piacere, anche fisico oltre che psicologico, della lentezza, significa riuscire a prendere la vita con calma. E non correre il rischio di sprecarla nei suoi momenti migliori. Ma a parte questo, c’è un presupposto fondamentale per  prendere la vita con calma: uscire dalla trappola del presentismo. Viviamo troppo schiacciati sul presente, con pochi slanci verso il futuro e scarsa voglia di ricordare il passato. Abbiamo ridotto il tempo a un circolo vizioso, nel quale ci perdiamo. Andiamo sempre di fretta, l’unico carburante al quale riconosciamo l’energia che ci serve. E invece il tempo, per sua natura, è lineare, con un prima (passato), un durante (presente)  e un dopo (futuro).

LENTEZZA IN CUCINA

Ed ecco anche i 7 comandamenti per vivere con lentezza in cucina:

  • Il cibo è la tua prima medicina: insegna Ippocrate… crediamoci.
  • La poesia del cibo inizia quando facciamo la spesa: scegliamo prodotti di stagione e di qualità. Se vogliamo risparmiare diminuiamo la quantità: che è anche un’ottima scelta per controllare colesterolo e peso.
  • È scientificamente provato che l’acqua non bolle prima se continuiamo a osservarla: quindi senza fretta appassioniamoci alla preparazione della nostra cenetta e apparecchiamo con cura la tavola, un fiore?
  • Utilizziamo tutti i nostri sensi per godere dei singoli ingredienti: la vista, il tatto, l’olfatto, il gusto… anche l’udito (i rumori della cucina fanno tanto casa e calore).
  • Gustiamo ogni forchettata e ogni piccolo sorso di quel vino che, anche se da incompetenti, avremo scelto con amore e cura.
  • Evitiamo il “due in uno”. Se mangiamo non telefoniamo, se telefoniamo non mangiamo.
  • Non precipitiamoci … il cinema, la lavastoviglie, l’ultimo ritocco al computer, ecc. aspettano.

LA LENTEZZA NEL CERVELLO

In un libro prezioso per chi ha voglia di approcciare un nuovo stile di vita, Elogio della lentezza (edizioni Il Mulino), il neuroscienziato Lamberto Maffei racconta come il nostro cervello abbia due pensieri: uno rapido, generato nell’emisfero destro; l’altro lento che invece nasce nell’emisfero sinistro. Il pensiero rapido è il più antico, in quanto è legato all’istinto di sopravvivenza, alla necessità di non farsi sopraffare e di reagire con tempestività a eventuali nemici. Il secondo, il pensiero lento, appare con il linguaggio e poi si consolida con la scrittura , ma è quello che caratterizza l’essere umano. E’ la capacità di ragionare in modo lento ( per esempio con la logica, la matematica, la contemplazione) che caratterizza l’uomo.

CITTÀ SLOW

Esiste anche un network internazionale, chiamato Città Slow, che unisce 232 città impegnate a promuovere stili di vita ispirati alla lentezza. Alcune sono in Italia, le trovate sul sito www.cittaslow.it e possono diventare la meta di una bella vacanza. Senza fretta.

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