I sensi di colpa delle donne che lavorano

Guadagnano meno e fanno meno carriera degli uomini. Ma non basta: otto donne su dieci che lavorano si sentono in colpa perché trascurano la famiglia

sensi di colpa delle donne che lavorano

SENSI DI COLPA DELLE DONNE CHE LAVORANO

Le donne sanno anche autoflagellarsi. Non solo nelle pagine della grande letteratura, quando diventano eroine, puntualmente sconfitte, per amore di un figlio, di un uomo, di un genitore. Ci riescono molto bene, sprecando molte energie e anche un decisivo equilibrio psico-fisico, anche nella vita reale, quella di tutti i giorni. Specie se sono contemporaneamente donne, mamme e lavoratrici.

L’idea dell’autoflagellazione mi è venuta in mente leggendo alcuni dati di una ricerca fatta dalla società Groupon sulle donne lavoratrici e i loro sensi di colpa. Tantissimi. Troppi, e assolutamente distanti dalla realtà.

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MAMME LAVORATRICI E SENSI DI COLPA

In sintesi: 8 donne italiane che lavorano su 10 si sentono in colpa rispetto ai loro figli e ai loro mariti e\o compagni. I motivi? Sono troppo stanche quando finalmente possono dedicarsi alla famiglia (40 per cento), vanno sempre di corsa rispetto ai figli che invece meriterebbero calma e tempi lunghi (23 per cento), dedicano poco tempo in generale alla famiglia (20 per cento). L’autoflagellazione arriva perfino a sentirsi in colpa (4 donne su 10) quando si lasciano i bambini dai nonni: più di quando si mollano davanti a un televisore, a un computer, a un videogioco (23 per cento). Fino a che punto arrivi questo non volersi bene, questo sottovalutarsi, lo si capisce bene da un ultimo dato: la stragrande maggioranza delle donne (63 cento) considerano i sensi di colpa una loro totale responsabilità. Senza un briciolo di attenuanti, e pazienza se il capo in ufficio è arrogante e poco flessibile, oppure se il marito in casa ha una capacità di collaborazione pari a zero. E magari l’autoflagellazione la si si vive con un certo rimpianto per altre mamme che, non lavorando, possono fare, rispetto ai figli, le donne elicottero. Sempre presenti, sempre pronte a intervenire.

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PER APPROFONDIRE: Genitori elicottero, state attenti, potete fare molti danni ai vostri figli

LA TRAPPOLA DEI SENSI DI COLPA

Vorrei averle tutte di fronte a me, queste donne lavoratrici che si autoflagellano.  Per fare loro solo una domanda: «Ma non vi sembra di esagerare?». Sono donne che si sbattono a destra e sinistra, tra lavoro e famiglia; guadagnano meno e fanno meno carriera dei maschi; ingoiano le mani che si allungano di chi ci prova in automatico; non hanno che ritagli di tempo per sé stesse. E alla fine, si ritrovano anche a fare i conti con i sensi di colpa!

Forse una nuova rivoluzione delle donne dovrà partire da qui. Dall’abbandonare questa strisciante e continua sensazione di inadeguatezza, di cose fatte poco e male, e dal riconquistare un’autostima che metta tutte le donne al riparo da preoccupazioni ingiustificate. Non avete colpe da scontare, care donne lavoratrici, ma semmai diritti da rivendicare. E il primo diritto è quello di prendervi il vostro tempo, sempre e comunque.

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