Tomaia in nylon riciclato, fatto con le bottiglie, ecopelle ricavata dagli scarti di mela: ecco la sneaker ecosostenibile prodotta da Womsh, azienda di Vigonza che ha deciso di orientare la sua ricerca, e la conseguente produzione, verso scarpe da ginnastica eco-friendly e “circolari”. A fine vita della scarpa, infatti, i modelli di Womsh non si gettano nell’indifferenziata ma vengono ritirate da un’altra azienda, la Eso di Opera, a due passi da Milano, per farne un granulato di gomma usato come copertura della pavimentazione dei parco-giochi per renderli morbidi e ammortizzare le cadute di bambini e bambine.
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SNEAKERS ECOSOSTENIBILI CON SCARTI DI MELA
Apple Skin, questo è il nome dell’innovativo materiale, è molto molto simile alle caratteristiche della pelle e del cuoio: è morbida, impermeabile, traspirante, ecologica ed etica. Non solo perché non utilizza derivati di lavorazione animale ma anche perché per produrla si utilizzano gli scarti della lavorazione delle mele, dai torsoli alle fibre delle bucce, recuperate dopo la filiera delle mele biologiche dell’Alto Adige.
Un materiale a zero-spreco ideato da un’azienda di Bolzano, Frumat Leather, che si è già resa protagonista di ulteriori esperimenti in tal senso producendo carta dagli scarti di mela, e che è diventato il protagonista delle collezioni di Womsh.
Come racconta il founder dell’azienda, Gianni Dalla Mora, le scarpe etiche e sostenibili nascono da una riflessione della sua bambina: “Un giorno mia figlia Francesca mi ha detto che non poteva usare le mie sneakers perché di pelle. In quel momento è nata nella mia mente la linea di scarpe vegan fatta con le mele”. Nasce così l’avventura di Womsh verso una linea di sneakers in appleskin con le parti in pet derivate dalle bottiglie riciclate. Ben sei modelli, cinque da donna e uno unisex, che coniugano l’attenzione per un design moderno e comodo, la bellezza e l’ecosostenibilità.
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SCARPE VEGAN WOMSH
Womsh è un’azienda green ed eco-friendly nei fatti, non solo perché ha scelto di rivolgere la sua attenzione al nuovo paradigma della moda sostenibile, ma anche per la cura con cui è attenta all’aspetto della sostenibilità dei suoi prodotti in ogni passaggio della filiera, dalle energie rinnovabili alle limitate emissioni di anidride carbonica. Fino al fine vita dei suoi prodotti. Per ogni paio di scarpe usurate, si ricevono indietro 10 euro una volta riportato indietro in negozio, in modo da avviare il processo di smaltimento e trasformazione in gomma riciclata. I dati, d’altronde, parlano chiaro: dal 2014, anno di inizio della produzione eco-sostenibile nel settore calzaturiero, sono stati preservati 23.000 m2 di foresta equatoriale, sono state riciclate 2500 paia di sneakers e sono stati compensate più di 100 tonnellate di emissioni di anidride carbonica.
Womsh è l’acronimo di word of mouth shoes: scarpe che sanno parlare e che possono diffondere il loro messaggio di rispetto per l’ambiente e di un acquisto più consapevole. Le scarpe sono oggetti del desiderio per migliaia di consumatori, e sebbene oggetti piccoli, possono però diventare uno strumento potente per cambiare il mondo, e il modo di concepirlo.
Dopo anni e anni di test, anche sul mercato internazionale, Womsh è un progetto che ha dato corpo alla sua filosofia della sostenibilità, un brand coniugando la manifattura artigianale italiana con la produzione etica, il rispetto dell’ambiente con quello delle persone. Producendo, in estrema sintesi, bellezza sostenibile.
(Immagini in evidenza e a corredo del testo tratte dalla pagina Facebook di Womsh)
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