Siamo sicuri che lo yogurt magro sia più dietetico di quello normale? Sembrerebbe proprio di no, se andiamo a guardare da vicino che cosa contiene un prodotto con zero grassi e diverso da quello intero.
Partiamo dai numeri. Nello yogurt intero il grasso non deve essere inferiore al 3 per cento; nello yogurt magro, invece, non deve superare l’1 per cento. Fin qui, lo yogurt magro presenta un vantaggio in termini dietetici rispetto a quello intero per il più basso contenuto dei grassi. Ma come si fa, con una quantità di grassi azzerata, a garantire la tradizionale consistenza che tanto piace ai consumatori? Qui iniziano i problemi. Nei prodotti senza grasso, per non rinunciare alla consistenza, si usano gli addensanti, come gli amidi modificati o le gomme. La presenza di questi ingredienti aumenta la quota dei carboidrati e anche l’indice glicemico: dunque lo yogurt magro non può essere definito “dietetico” rispetto all’equivalente intero.
Ma c’è un secondo elemento, altrettanto sfavorevole per lo yogurt magro: già in partenza la quota di zucchero al suo interno, confrontata con quella dello yogurt intero, è maggiore. Semplicemente per una questione aritmetica: se 100 ml di latte contengono almeno 3 grammi di grasso e 5 grammi di zucchero (come nel caso dello yogurt intero), nel momento in cui diminuisce il grasso, a parità di prodotto, aumenta la quantità dello zucchero (come nel caso dello yogurt magro).
Per capire meglio quanto questo meccanismo incide sul valore “dietetico” di un prodotto, basta leggere il confronto che ha fatto il periodico Il Salvagente tra uno yogurt Yomo bianco, intero, e uno yogurt Muller bianco, magro, con zero grassi. Lo yogurt Yomo ha un livello di grassi pari al 4 per cento del prodotto, il Muller ha grassi pari a zero, ma i suoi zuccheri sono 2 volte e mezzo quelli dello Yomo. A questo punto quale dei due prodotti può definirsi più “dietetico”? E considerando che normalmente una porzione di 150-200 grammi di yogurt bianco già contiene di suo 12 grammi di zucchero, come dovremmo chiamare, sul piano nutrizionale, uno yogurt che si definisce “magro”?
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