YOTAM OTTOLENGHI – È ebreo ma insieme a un palestinese gestisce uno dei ristoranti più conosciuti di Londra, non segue una dieta particolare, mangia di tutto ma ha contribuito a rendere i piatti vegetariani un tipo di cucina di successo e non di seconda classe: stiamo parlando di Yotam Ottolenghi, papà italiano, mamma tedesca, uno chef di successo per il quale il cibo è la chiave per combattere le differenze.
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LA CUCINA VEGETARIANA DI OTTOLENGHI E TAMIMI – Insalate di riso allo zafferano con pistacchi e mandorle, hummus con pomodori secchi e funghi: come leggiamo su D-La Repubblica, è difficile cercare di categorizzare la cucina di Ottolenghi e del suo socio palestinese Sami Tamimi con il quale ha pubblicato anche un libro: “Jerusalem”. I due chef si sono infatti ispirati a quello che mangiavano a Gerusalemme da piccoli per preparare i piatti che vengono serviti nel loro ristorante, adattandoli ovviamente alle necessità attuali.
IL CIBO COME TRATTO D’UNIONE TRA LE CULTURE – Ottolenghi e Tamimi sono l’esempio di come il cibo possa dividere o allo stesso tempo, nel loro caso, unire le diverse culture. Entrambi cresciuti a Gerusalemme, uno nella parte musulmana, l’altro nella parte ebraica, senza conoscersi, si sono poi incontrati, una volta adulti, a Londra in un panificio in cui Samimi si occupava del reparto “salato” e Ottolenghi di quello “dolce”. È stato così che è nata la loro amicizia, un qualcosa che non sarebbe potuto accadere a Gerusalemme.
L’amicizia tra i due chef ha ovviamente destato la curiosità dei media anglosassoni che li hanno subito presentati come una sorta di modello di pace in Medioriente, anche se entrambi si dichiarano semplicemente un ebreo e un palestinese legati da amicizia, che lavorano insieme e soprattutto hanno la meravigliosa opportunità di fare quello che gli piace di più e questo è una grande gioia.
(Le immagini sono tratte dalla pagina Facebook dello chef Ottolenghi)
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