Yulier P: l’artista di strada che dipinge anche sulle pietre

Una delle voci più forti contro il regime cubano. I suoi murales restituiscono luce e vita a palazzi fatiscenti e abbandonati. Con un chiaro messaggio politico

YP

Il suo regno è l’Avana, dove ci sono oltre duecento graffiti che portano la sua firma. Luoghi bui, oscuri, abbandonati, dove la bellezza di una grande città viene sprecata, tornarti a brillare grazie a murales e colori luminosi. Le opere di Yulier Rodriguez Perez, per tutti Yulier P, sono facilmente riconoscibili proprio da questo aspetto: la luce irradiano.

YULIER P.

Nato a Florida, nella provincia di Camaguey a Cuba, nel 1990, Yulier P si è trasferito a L’Avana molto presto e nel 2014 ha iniziato a disegnare il suo primo graffito nelle strade della parte più antica e fatiscenti della città. Nel suo lavoro c’è stato dal primo momento un doppio messaggio. Recuperare edifici fatiscenti e abbandonati, spazi pubblici distrutti e sprecati, e evocare la libertà dell’artista nel suo linguaggio e nella sua poetica.

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ARTISTA DI STRADA A CUBA

Ovviamente un’attività di questo genere non poteva passare inosservata alle autorità politiche di Cuba, e Yulier ha iniziato a entrare e uscire dal carcere. I suoi disegni, questa l’accusa ricorrente, danneggiano luoghi pubblici (l’esatto contrario della verità) e contengono contenuti politici sgraditi al regime di L’Avana. Yulier, nonostante la persecuzione politica, ha sempre continuato con il suo lavoro di street artist dissidente, dipingendo opere ispirate alle sofferenze del popolo cubano. E non ha mai accettato l’idea di cancellare anche soltanto uno dei suoi murales. Anzi: nei momenti di maggiore censura si è messo a disegnare sulle pietre.

MOVIMENTO SAN ISIDRO

Dalla protesta attraverso i murales a quella con la militanza politica il passo è breve, e così Yulier P è diventato uno dei protagonisti del movimento San Isidro, nato per protestare contro l’arresto e la condanna del rapper Denis Solìs. Arrestato senza avere commesso alcun reato specifico, il musicista, dopo un processo durato appena tre giorni, è stato condannato a otto mesi di carcere. E da questa vicenda è nato il movimento San Isidro, dal nome della strada di L’Avana Vecchia dove si trova la sua sede, del quale fanno parte artisti, intellettuali, giornalisti, scrittori. La voce più potente, e forse l’unica, dell’opposizione al regime cubano.

Fonte immagine: Cuban Perspectives

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