Anche la sua era una vita normale, prima che la guerra scatenata da Vladimir Putin la costringesse a scappare. Zhanna Valevsky, 54 anni, viveva nella zona Nord di Kiev, e aveva un ottimo lavoro: era la manager di una società che si occupava di fiere internazionali. Anche in Italia.
ZHANNA VALEVSKY
Per questo Zhanna conosce bene il nostro Paese, dove è stata spesso per lavoro, e lo ha scelto come capolinea della sua fuga da Kiev, in compagnia di altre due donne, appena si è resa conto che la situazione stava precipitando verso un punto di non ritorno. E arrivata in Italia, grazie alla nostra straordinaria rete di solidarietà e di aiuti, Zhanna, che qui viene chiamata con il nome Gianna, ha iniziato una seconda vita. Con la sua energia e con la sua esperienza da manager, non poteva certo restare con le mani in mano e limitarsi ad accettare, da profuga, la generosa accoglienza di una famiglia italiana. Così si è messa a disposizione di un’organizzazione specializzata proprio nell’accoglienza e nell’assistenza di bambini malati, con i loro familiari, che ne hanno uno specifico bisogno.
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FONDAZIONE PER L’INFANZIA RONALD MC DONALD
La Fondazione per l’infanzia Ronald Mc Donald, dove lavora Zhanna, è una rete internazionale che sviluppa progetti per assistere bambini malati, individuare il luogo giusto per le cure, e non separarli dalle famiglie. In Italia, ricordiamolo, ci sono ogni anno 70mila bambini che devono spostarsi da una città all’altra per essere curati in modo soddisfacente. La Fondazione ha anche creato le Case Ronald, alloggi solidali per accogliere i bambini malati e le loro famiglie quando devono curarsi lontano da casa. A stretto contatto con i medici che spesso, nel caos degli ospedali, diventano inavvicinabili per le famiglie.
Fonte immagine: Adnkronos
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